Anniversari & Coincidenze

Antonio Gallo
3 min readJul 27, 2022

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III B 1952. Da sinistra in alto: (?) Cubesi, Amendola, Rescigno, Adinolfi, Terracciano, Vergati, Greco, Ricupito, Gaddi. Al centro da sinistra: De Vivo. D’Ambrosio, Adinolfi, Preside De Filippo, Prof. Nunziante, Falanga, Perillo, Rossi, Ascolese, Buonaiuto (coll. scol.), in basso: Franzese, D’Angelo, De Filippo, Strianese, Califano, Gallo

Settanta anni fa, a destra, accosciati in basso, Antonio e Pasquale, classe III B, Scuola Media “Amendola” nelle “cantinelle” dell’Istituto della “Scuola Elementare E. De Amicis” a Sarno, nella Valle dei Sarrasti, non sapevano cosa fossero quelle situazioni che sono chiamate “coincidenze significative”.

Pasquale & Antonio

In modo casuale, legati a quei momenti, quei due studentelli stavano per crearle. Non c’era alcun rapporto di causa-effetto. Nessuna emozione. Almeno al momento. Le emozioni erano da venire. Chi avrebbe mai potuto immaginare quello che poi sarebbe accaduto di là ad una trentina e passa di anni?

Pasquale e Antonio: il primo arrivava in bicicletta da San Marzano quando era bel tempo, con il bus della mitica Carrella, quando pioveva e faceva freddo. Il secondo andava a scuola scendendo per il vicoletto che collegava Via Fabricatore al Rettifilo.

Insieme ad altri, a volte aspettando il suono della campanella che segnava l’inizio delle lezioni, improvvisavano una partita di pallone proprio in quel cortile restrostante l’edificio dove la foto è stata scattata.

Sfidavano le ire di Palmina, la bidella della scuola elementare che voleva preservare i vetri delle finestre. Alla fine di quell’anno scolastico non si sarebbero più rivisti. Ognuno avrebbe preso strade diverse. Alcuni saremmo saliti al terzo piano, dove era arrivato “T. L. Caro”, a lui era intitolato il Liceo Ginnasio.

Generazioni di studenti si sarebbero succedute in quelle aule e per una misteriosa combinazione, volete chiamarla anche “coincidenza”?, il figlio di Antonio e la figlia di Pasquale si sarebbero conosciuti, frequentando per cinque anni quelle stesse aule dei loro genitori.

Sarà quel che sarà, fu quello che fu, il “genius loci”, oppure la concomitanza, il sincronismo, la coincidenza che andava in cerca del suo significato, i giovani divennero marito e moglie.

Il tempo, come al solito scorre inesorabile e quest’anno raggiunge il massimo del suo significato. Sono trascorsi settanta anni da questa foto, alla stessa maniera di come il 3 luglio sono trascorsi cinquanta anni di matrimonio per Pasquale e Maria, e il 3 agosto per Antonio e Amelia.

Coincidenze significative? Sincronicità? Sigmund Freud e Carl Gustav Jung ne hanno scritto e pensato più e meglio di quanto ne sappia pensare e scrivere io.

La coincidenza significativa si caratterizza per il tono emotivo, è accompagnata dalla sensazione di essere in presenza di qualcosa che supera i limiti umani, per avvicinarsi all’inconoscibile.

Soggettività, emozione, chi l’ha provato sa a cosa mi riferisco, la sensazione è davvero quella di essere in presenza di un potere, se non soprannaturale, quanto meno misterioso. Rimane sempre al centro il misterioso scorrere del tempo.

Questo “signore” ci invita sempre a riflettere sul fatto che la nostra esistenza è fatta di coincidenze, occasioni per riconoscere segnali interiori ed esteriori che ci aiutano a vivere le nostre emozioni e riflettere sulla nostra condizione.

Ci aiutano a scioglere i nostri blocchi emotivi, a fare autoanalisi, valutando le scelte future che ci portano al continuo cambiamento ed alla scoperta del senso sia degli anniversari che delle coincidenze.

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Antonio Gallo
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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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