Una donna nell’annuario dei matti del giorno. Tutto in un nome.

Antonio Gallo
2 min readOct 21, 2021

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Il libro

Il 21 OTTOBRE 1496 Giovanna la Pazza Regina di Castiglia e di Aragona (1479–1555) sposa Filippo il Bello. Una donna nell’annunuario dei matti del giorno. Tutto in un nome.

Folle o vittima della ragion di Stato? Impossibile avere certezze, nessuno può sciogliere il dubbio, ma leggendo la biografia della regina di Castiglia e di Aragona appare evidente quanto fosse forte l’interesse di farla passare per pazza al fine di strapparle la sovranità a cui aveva diritto. Una regina certo, ma soprattutto una donna sacrificata all’egoismo personale e politico di un padre prima, poi di un marito che, dopo i primi anni di passione, cominciò a ferirla negli affetti con i suoi tradimenti, infine di un figlio.

Giovanna aveva dimostrato fin dalla più giovane età un carattere anticonformista, ribelle, non in linea con la rigida educazione cattolica imposta dalla famiglia e dai tempi in cui viveva, una fase storica in cui la religione costituiva un elemento importante dell’identità nazionale. E più la sua indifferenza verso il cattolicesimo scandalizzava la corte reale, più la madre, Isabella di Castiglia, e il padre, Ferdinando di Aragona, la costringevano a una rigida disciplina.

Gli anni che seguirono mostrarono il prezzo che Giovanna dovette pagare per non essere conforme al ruolo che le veniva richiesto. Il 21 ottobre 1496 sposa Filippo il Bello, figlio di Massimiliano II, imperatore del Sacro romano impero, di cui è innamoratissima e gelogelosissima. Lo sposo ne ricambia l’amore, ma, con il tempo, si concede alcuni diversivi, che provocano in Giovanna i primi segni di disagio psichico, aggravatosi in seguito alla morte, nel 1506, dell’adorato sposo.

Il padre Ferdinando le contese la sovranità sulla Castiglia, eredità materna, diffondendo la voce della sua demenza e confinandola nel monastero-castello di Tordesillas, dove anche il figlio Carlo, il futuro imperatore, una volta raccolta l’eredità dei territori spagnoli, continuò a lasciarla prigioniera. Era veramente pazza Giovanna? Forse sì o forse la resero tale 46 anni di prigionia quasi ininterrotta.

Morì il 12 aprile 1555, dopo aver rifiutato per l’ennesima volta la confessione,assistita da Francisco de Borja che testimoniò la sua lucidità. Folle per amore? Sicuramente vittima del padre e del figlio.

ALMAMATTO. Un matto al giorno

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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