Un “mondo nuovo e surrogato”

Antonio Gallo
3 min readMar 21, 2023

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Chiamatele come volete: chicche, epifanie, illuminazioni, quelle che seguono sono tre notizie che riguardano il “mondo nuovo” verso il quale ci stiamo incamminando a passi veloci e a vele spiegate navighiamo allegramente.

Quel “Mondo Nuovo”, anzi quel “Brave New World” di cui parla lo scrittore inglese Aldous Huxley nel suo futuristico libro, pubblicato nel 1932, in cui descrive un mondo del futuro (attorno al 2540 circa).

Tutta la Terra è sotto il potere di dieci “controllori”. L’intera società è rigidamente controllata tramite pratiche scientifiche che vanno dal controllo delle nascite all’indottrinamento psicologico, fino alla selezione, per via eugenetica, della razza umana.

Non è la prima volta che parlo di questo libro. Ha fatto parte anche dei miei studi di letteratura inglese. Mio padre lo aveva nella sua piccola biblioteca negli anni trenta. Un libro che invito a leggere, chi ha ancora voglia di leggere. Lo si trova gratis in rete qui. Queste che seguono sono “chicche” di notizie realmente accadute e che trascrivo senza nulla togliere o aggiungere.

Due uomini decidono di sposarsi e di avere un figlio. Mescolano il loro seme e prendono in affitto un utero. Nasce un bambino e per un pò di tempo tutto fila liscio. Poi improvvisamente decidono di separarsi e si presentano davanti al giudice chiedendo di avere assegnato il figlio. Secondo voi a chi lo assegnerà?

Due donne decidono di sposarsi e di avere un figlio. Una delle due è fertile, l’altra no. Vanno ad una banca del seme e quella fertile si fa inseminare. Nasce una bambina, la crescono con affetto fino a quando decidono di separarsi. Si presentano davanti al giudice al quale chiedono l’assegnazione. Secondo voi a chi verrà assegnata la bambina?

Un sacerdote di fede cattolica, che per sua decisione ha accettato il voto di castità, decide di fare un “coming out”, cioè dichiara la sua tendenza sessuale, presenta il suo compagno in pubblico con il quale decide di convivere e dice anche di volere avere un figlio. Secondo voi la cosa è possibile? Potranno farlo in maniera “surrogata”.

Questo lo scenario del “coraggioso” — “brave” — “mondo nuovo” sul quale ognuno recita a soggetto. Il titolo che Aldous Huxley scelse per il suo libro suona come ironico e sarcastico, in quanto è ripreso da un passo della “Tempesta” di William Shakespeare. In questa tragedia Miranda, figlio del mago Prospero, si meraviglia della bellezza e della straordinarietà del mondo che sta scoprendo per la prima volta:

“O wonder! How many godly creatures are there here! How beauteous mankind is! O brave new world, that has such people in’t”.

“O meraviglia! Quante creature divine io vedo qui! Che umanità splendida è questa! O nuovo mondo impavido, che ospiti uomini di tal genere”.

Continuando di questo passo potremo continuare ad essere ironici e sarcastici di fronte ad una realtà come questa? Ma prima di finire questo post desidero offrirvi un ultima chicca in forma di dialogo.

Lo ha scritto Paolo del Debbio in un suo articolo sul “noleggio” delle donne per fare un figlio. Un dialogo tra due adolescenti ai quali è stato detto come sono nati, cioè in maniera “surrogata”.

Uno chiede all’altro: “Chi sono i tuoi genitori?” L’altro risponde: “Io ho due papà, però la mia mamma non la conosco perchè è una donna che è stata messa incinta solo per farmi nascere”. L’altro ragazzo dice: “Io, invece, ho due mamme e una di loro è quella che mi ha concepito ricorrendo a una istituzione che si chiama “banca dello sperma”, ma di chi sia quello sperma non lo saprò mai”. Quindi il mio papà non avrò mai la possibilità di conoscerlo”.

Siamo ben in anticipo sulla data descritta da Aldous Huxley. Per lui era il 2540, circa. Siamo nel 2023, per certo.

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.