Ulisse è “palindromo” …
Il 2 febbraio di cento anni fa è una data più che palindroma 2–2–22, è il giorno del suo quarantesimo compleanno, giorno in cui James Joyce pubblicava l’Ulisse, enigmatico e monumentale capolavoro. Per complessità, innovazione e stratificazioni di significati, la sua tecnica subliminale, non ha eguali nella storia della letteratura. Nel 1922 lo pubblicò Sylvia Beach, la visionaria proprietaria della libreria parigina Shakespeare and Company. Questa libreria sta organizzando una lettura del testo completo inglese destinata a diventare un podcast. Cento anni e cento scrittori, artisti, musicisti tra i quali Margaret Atwood, Will Self, Jeannette Winterton, Ben Okri daranno voce al caos musicale di quella narrazione fluviale. Inizia il 2 febbraio, finisce il 16 giugno, nel Bloomsday, il giorno in cui Leopold Bloom vaga per Dublino, città la cui mappa coincide con la mappa della modernità.
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Per la prima volta l’Ulisse di James Joyce viene pubblicato in edizione bilingue: il testo originale (completo di varianti a stampa e manoscritte), la traduzione italiana, l’introduzione, i quattro saggi tematici (redatti da esperti di fama internazionale) e il rigoroso commento (più di 200 pagine in cui si spiegano allusioni e fonti) contribuiscono a rendere un unicum questo volume. Curata da un riconosciuto specialista, l’opera è dotata anche di un ricco corredo di apparati: gli schemi interpretativi redatti dallo stesso Joyce, le mappe della Dublino dei primi del Novecento in cui sono indicati i luoghi delle peregrinazioni in città, le corrispondenze omeriche e le biografie dei singoli personaggi si rivelano strumenti indispensabili per addentrarsi nel complesso labirinto del testo. Il libro, attraverso intricate architetture, descrive, nell’arco di quasi 24 ore (dalle 8 del mattino del 16 giugno 1904 alle prime ore del giorno seguente) i viaggi fisici e mentali di alcuni dublinesi, e in particolare dei coniugi Bloom (Leopold e Molly). I protagonisti vivono una giornata ordinaria che, nell’attenzione maniacale per il dettaglio, diviene rivelatrice. Li accompagna Stephen (giovane intellettuale, avatar e alias di Joyce stesso) che si perde tra pensieri oscuri, sonore ubriacature e vagabondaggi nel quartiere a luci rosse di Dublino. L’Ulisse segna l’inizio della letteratura contemporanea e un punto di non ritorno per la sperimentazione all’interno del genere romanzo. È un’opera nata, e in gran parte scritta, in Italia: la prima intuizione, concepita nel breve soggiorno romano tra il 1906 e il 1907, è stata ripresa e sviluppata a Trieste molti anni dopo, per trovare infine conclusione a Parigi. L’Ulisse, che nel febbraio del 2022 compie cent’anni, ha suscitato l’ammirazione di numerosi grandi scrittori, tra cui T. S. Eliot, Vladimir Nabokov, Jorge Louis Borges, Anthony Burgess e Umberto Eco.
2080 pagine, testo a fronte, peso del volume 1kg 420 gr.