“Spolvera, se proprio devi, ma …”
Spolvera, se proprio devi spolverare, anche se forse sarebbe meglio fare un quadro, scrivere una lettera, fare un dolce, piantare un albero, conosci la differenza che c’è tra necessità e bisogno?
Spolvera se proprio lo devi fare, ma non c’è molto tempo, ci sono fiumi da nuotare, montagne da scalare, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da godere, una vita da vivere.
Spolvera se proprio devi spolverare, ma il mondo è là fuori col sole nei tuoi occhi, il vento nei tuoi capelli, una fioccata di neve, uno scroscio di pioggia, questo giorno non ritornerà.
Spolvera se proprio lo devi fare, ma ricorda, la vecchiaia arriva e non perdona. E quando te ne andrai, perchè dovrai andartene, tu stessa sarai polvere.
Una poesia, a dir poco, crudele ed impietosa. Scritta da una donna. Ma attenzione, vale anche per gli uomini.
Lo sappiamo bene, sopratutto la condizione femminile caratterizza l’azione sulla quale poggia tutta la struttura della poesia.
La parola è MUST, dovere, abbinata abilmente per assonanza, con l’altra DUST, polvere. In effetti quest’ultima, oltre ad essere un sostantivo, qui ha anche una funzione verbale. Sta per spolverare.
Le donne conoscono bene questa attività. Ma se per gli uomini ha il valore di una metafora, il senso della futilità del fare e del vivere rimane e caratterizza, a mio parere, sia gli uomini che le donne nelle loro azioni quotidiane.
In questa poesia che ho tradotto in maniera libera dall’inglese, si invita chi legge ad esplorare tutte le virtù che la vita ci offre e che non sappiamo sfruttare perchè preferiamo fare cose inutili: spoverare, appunto. Le parole chiave della poesia sono: dust, polvere, time, tempo, life, vita, must, dovere.
Il poeta, anzi la poetessa, parla con un “tu” sconosciuto che legge la poesia. Si incoraggia il lettore a sfruttare al massimo la vita prima che venga portata via dalle mani del tempo.
Dipingere, scrivere, cucinare, piantare, meditare, nuotare, arrampicarsi, ascoltare, leggere, amare, guidare e vivere la giornata.
Se si insiste a “spolverare”, prima o poi saremo destinati ad essere polvere … “Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris”.