Sincronia: la mia parola chiave
“Ogni cosa è collegata. E lo dimostrerò scientificamente.” Ci sono parole che nascondono un mondo bellissimo, che sembrano precise come termini medici, eppure vengono usate da chiunque e nei momenti più disparati per affermare concetti spesso lontani dal contesto in cui queste parole sono nate. Prendiamo il termine “sincronicità”, per esempio, che usiamo solitamente per indicare quegli eventi che si verificano nello stesso istante. Ci sono scienziati che hanno timore a usare questa parola, perché evoca concetti mistici o terreni troppo scivolosi. Ma la scienza non è a favore o contro concetti sincronici: semmai lo sono gli scienziati. Infatti c’è un fisico, che è andato contro tutto e tutti, a cui questa parola non faceva paura. Anzi, si è messo a indagarla. E lo ha fatto insieme allo psicanalista in attività più famoso del mondo, colui che quella parola l’aveva creata. Questa è la storia di un fisico così talentuoso che a trent’anni (anzi, meno) è stato collocato esattamente tra Einstein e Maxwell nella classifica dei fisici più importanti del ventesimo secolo: Wolfgang Pauli. Ma anche del personaggio più criticato, sbeffeggiato, deriso di tutto il mondo scientifico. Soprattutto per la sua seconda vita, che Pauli ha scelto di trascorrere nei quartieri più malfamati delle grandi città, girando per bordelli, bevendo whisky, prendendosi a botte con la gente più strana, e tornando sempre a casa alle prime ore del mattino. Ma, come se non bastasse, c’é un altro colpo di scena. Wolfgang Pauli andava in analisi da Carl Gustav Jung, il quale aveva chiesto una sola cosa in cambio: che Pauli gli spiegasse la fisica quantistica. Questa è una storia di inquietudine. Una storia in cui viene messo in discussione un modo di ragionare che ci è proprio, e che diamo per scontato. Quella raccontata in questo libro è la vera, incredibile storia di Pauli e Jung, della fisica quantistica e della sincronicità, della mente e dell’amore, e di come tutto sia straordinariamente legato insieme.
La mia parola chiave del 2024: sistema in sincronia. Ogni anno, all’inizio di un nuovo anno, scelgo una parola che mi guidi e mi ispiri durante i mesi a venire. Quest’anno, ho scelto la parola sistema. La parola ha diversi significati, ma per me si riferisce a un insieme di elementi interconnessi che funzionano insieme per raggiungere un obiettivo comune. Può essere un sistema fisico, come il corpo umano o il sistema solare, oppure un sistema sociale, come l’economia o la politica.
Perché ho scelto questa parola? Credo che sia importante concentrarsi sul sistema nel suo insieme, piuttosto che sui singoli elementi che lo compongono. Quando guardiamo al sistema, possiamo vedere come i diversi elementi interagiscono tra loro e come contribuiscono al risultato finale. Quest’anno, in particolare, credo che sia importante concentrarsi sul sistema globale. Il mondo è un sistema complesso e interconnesso, e le nostre azioni hanno un impatto sincronico su tutti gli altri elementi del sistema.
Per esempio, il cambiamento climatico è un problema sistemico. Non è causato da un singolo fattore, ma da un insieme di fattori che interagiscono tra loro. Per affrontare il cambiamento climatico, dobbiamo capire il sistema nel suo insieme e trovare soluzioni che funzionino a tutti i livelli.
La parola “sistema” ci invita a pensare in modo più ampio e a considerare le conseguenze delle nostre azioni. Quando ci concentriamo sul sistema, possiamo vedere come le nostre scelte possono avere un impatto sul mondo intero. Ecco alcuni esempi di come possiamo applicare la parola “sistema” alla nostra vita quotidiana:
Nella nostra vita personale, possiamo pensare al sistema delle nostre relazioni. Come interagiamo con i nostri familiari, amici e colleghi? Come possiamo migliorare le nostre relazioni per creare un sistema più armonioso?
Nel nostro lavoro, possiamo pensare al sistema della nostra organizzazione. Come funzionano le diverse parti dell’organizzazione? Come possiamo migliorare la comunicazione e la cooperazione tra le diverse parti del sistema?
Nella nostra comunità, possiamo pensare al sistema della nostra società. Come possiamo migliorare la giustizia sociale, l’equità e la sostenibilità?
La parola “sistema” è un’ispirazione per agire e per creare un mondo migliore.
La teoria dei sistemi è un approccio scientifico che studia i sistemi, ovvero un insieme di elementi interconnessi che funzionano insieme per raggiungere un obiettivo comune. La teoria è stata sviluppata nel XX secolo da diversi studiosi, tra cui Ludwig von Bertalanffy, Norbert Wiener e Kenneth Boulding. La teoria si basa su alcuni principi fondamentali, tra cui:
L’interconnessione: i sistemi sono composti da elementi interconnessi che interagiscono tra loro.
L’organizzazione: i sistemi sono organizzati in modo da raggiungere un obiettivo comune.
L’auto-organizzazione: i sistemi sono in grado di organizzarsi da soli in risposta al loro ambiente.
L’emersione: i sistemi presentano proprietà che non sono presenti nei singoli elementi che li compongono.
La teoria dei sistemi ha un’ampia gamma di applicazioni, in diversi campi del sapere, tra cui:
Le scienze naturali: la teoria dei sistemi è stata utilizzata per studiare sistemi fisici, come i sistemi biologici e i sistemi ecologici.
Le scienze sociali: la teoria dei sistemi è stata utilizzata per studiare sistemi sociali, come le organizzazioni, le economie e le società.
L’ingegneria: la teoria dei sistemi è stata utilizzata per progettare sistemi complessi, come i sistemi di controllo e i sistemi di intelligenza artificiale.
La teoria dei sistemi offre una visione utile della realtà. Ci aiuta a capire come i sistemi sono organizzati e come interagiscono tra loro.
Ecco alcuni esempi di come la teoria dei sistemi sincronici può essere applicata alla vita quotidiana:
Nella nostra vita personale, possiamo usare la teoria dei sistemi per capire le nostre relazioni, le nostre organizzazioni e la nostra società. Nel nostro lavoro, possiamo usare la teoria dei sistemi per migliorare la comunicazione e la cooperazione tra le diverse parti di un’organizzazione.
Nella nostra comunità, possiamo usare la teoria dei sistemi per affrontare problemi complessi, come il cambiamento climatico o la povertà.
La teoria dei sistemi è uno strumento potente che può aiutarci a capire il mondo che ci circonda e a creare un mondo migliore.
Ci sarà modo di parlarne quando finisco di leggere questo straordinario libro.