“Sic Vita” …

Antonio Gallo
5 min readOct 4, 2023

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Un piacere leggere i “Detti” di Confucio scritti nel VI secolo a. C. Fantastici i suoi silenzi che si manifestavano soprattutto quando i suoi interlocutori volevano convincerlo a discutere del problema della vita dopo la morte. Un giorno, il suo discepolo Zilu gli chiese di parlare della morte. Il Maestro gli disse: “Non conosci la vita, come potresti conoscere la morte?”.

Henry King era figlio di un vescovo anglicano londinese, nacque 1562 e entrò nella carriera ecclesiastica. Fu amico di John Donne, il più grande poeta metafisico inglese. Pubblicò nel 1657 una raccolta di poesie tra le quali quella che propongo qui in una traduzione libera. Una poesia davvero “nuda”, sulla vita, nella sua essenzialità. Una risposta a Confucio.

Sic Vita

Like to the falling of a star,
Or as the flights of eagles are,
Or like the fresh spring’s gaudy hue,
Or silver drops of morning dew,
Or like a wind that chafes the flood,
Or bubbles which on water stood:

Even such is man, whose borrowed light
Is straight called in, and paid to night.
The wind blows out, the bubble dies;
The spring entombed in autumn lies;
The dew dries up, the star is shot;
The flight is past, and man forgot.

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Sic Vita

Come la caduta di una stella,
O come il volo delle aquile,
O come il vivace colore della primavera,
O come le gocce d’argento della rugiada mattutina,
O come un vento che agita l’acqua,
O come le bolle che si formano sulla superficie dell’acqua:

Così è l’uomo, la cui luce prestata
Viene subito richiamata e restituita alla notte.
Il vento soffia e la bolla muore;
La primavera è sepolta nell’autunno;
La rugiada si secca, la stella è spenta;
Il volo è finito e l’uomo è dimenticato.

“Così è la vita”. La poesia è una riflessione sulla fugacità della vita umana, che viene paragonata a fenomeni naturali come la caduta di una stella, il volo di un’aquila, il colore della primavera, la rugiada mattutina, il vento e le bolle d’acqua. Il poeta sottolinea che la vita umana è breve e fragile, e che alla fine tutto ciò che resta di noi è il ricordo.

Ma cos’è il ricordo? Il ricordo è una rappresentazione mentale di un evento o di un’esperienza passata. È un processo complesso che coinvolge diversi meccanismi cerebrali, tra cui la percezione, la memoria a breve termine, la memoria a lungo termine e la rievocazione.

I ricordi possono essere di natura sensoriale, emotiva o cognitiva. I ricordi sensoriali sono quelli che riguardano i sensi, come le immagini, i suoni, gli odori, i sapori e le sensazioni tattili.

I ricordi emotivi sono quelli che riguardano le emozioni provate in un determinato momento. I ricordi cognitivi sono quelli che riguardano i pensieri e le idee che si sono avute in un determinato momento.

I ricordi possono essere soggettivi e possono essere influenzati da fattori personali, come le esperienze, le convinzioni e le emozioni. I ricordi possono anche essere distorti o alterati nel tempo. Il ricordo è importante per diversi motivi.

Innanzitutto, ci permette di imparare dal passato e di evitare di commettere gli stessi errori. In secondo luogo, ci permette di costruire la nostra identità e di capire chi siamo. In terzo luogo, ci permette di condividere le nostre esperienze con gli altri e di creare legami sociali.

Il ricordo è un processo fragile e può essere influenzato da diversi fattori, come l’età, le lesioni cerebrali e le malattie neurodegenerative. Tuttavia, ci sono anche diversi modi per migliorare la memoria, come l’esercizio fisico, un’alimentazione sana e l’apprendimento di nuove cose.

Il ricordo è tutto ciò che resta di noi quando moriamo. È la nostra storia, le nostre esperienze, le nostre emozioni. È ciò che ci rende unici e ci collega agli altri.

E’ anche un ponte tra il passato e il presente. Ci permette di ricordare ciò che è stato e di usarlo per costruire il futuro. Lo costruisce il futuro in diversi modi. Innanzitutto, ci permette di imparare dal passato e di evitare di commettere gli stessi errori.

Ad esempio, se ricordiamo le atrocità della seconda guerra mondiale, possiamo essere più propensi a lavorare per la pace nel mondo. Anche se poi le guerre continuano e in Ucraina fanno una guerra infinita …

In secondo luogo, il ricordo ci aiuta a costruire la nostra identità e a capire chi siamo. I ricordi ci raccontano la nostra storia e ci aiutano a definire il nostro posto nel mondo. Anche se poi non sappiamo mai dove stiamo bene …

In terzo luogo, il ricordo ci permette di condividere le nostre esperienze con gli altri e di creare legami sociali. Quando condividiamo i nostri ricordi, ci connettiamo con gli altri a un livello profondo. Anche se poi in questa profondità anneghiamo nella liquidità sociale …

Ecco alcuni esempi concreti di come il ricordo costruisce il futuro:

La memoria storica ci aiuta a costruire società più giuste e inclusive. Quando ricordiamo le ingiustizie del passato, possiamo essere più propensi a lottare per la giustizia nel presente.

Ad esempio, la memoria dell’apartheid in Sudafrica ha contribuito alla lotta per la democrazia e l’uguaglianza nel paese. Ma poi il razzismo nero si sostituisce a quello bianco …

La memoria culturale ci aiuta a preservare la nostra identità e a tramandare le nostre tradizioni. Quando ricordiamo la nostra storia e la nostra cultura, possiamo costruire un futuro più ricco e diversificato.

Ad esempio, la memoria della cultura indigena in America Latina ha contribuito a preservare le tradizioni e le lingue di questi popoli costruendo muri o sterminandoli … La memoria personale ci aiuta a crescere e a maturare.

Quando riflettiamo sui nostri ricordi, possiamo imparare da noi stessi e migliorare come persone. Ad esempio, la memoria di un errore commesso in passato può aiutarci a essere più prudenti in futuro. Anche poi siamo pronti a riconoscere solo gli errori degli altri …

In conclusione, il ricordo è un elemento fondamentale della nostra umanità. È ciò che ci rende unici e ci collega agli altri. Ricordando il passato, possiamo costruire un futuro migliore per tutti, anche se qualcuno ha scritto che i ricordi si interpretano come i sogni …

Forse, come disse Pedro Calderòn de la Barca: “Cos’è la vita? Delirio. Cos’è la vita? Illusione, appena chimera ed ombra, e il massimo bene è un nulla, ché tutta la vita è sogno, e i sogni, sogni sono.”

Shakespeare non fu da meno. Disse che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni … “Sic Vita” …

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Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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