Rumi, poeta mistico “quantistico”

Antonio Gallo
5 min readJan 16, 2024

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“Non sei una goccia nell’oceano. Sei un intero oceano in una goccia”

Gialal al-Din Rumi, conosciuto anche come Mawlana, è stato un poeta mistico persiano nato a Balkh, nell’Afghanistan settentrionale, nel 1207. Morì a Konya, in Turchia, nel 1273. Rumi è considerato uno dei più grandi poeti mistici della storia. I suoi scritti, che includono poesie, trattati e discorsi, esprimono una visione dell’amore universale e dell’unità di tutte le cose.

Rumi nacque in una famiglia di studiosi e teologi musulmani. Suo padre, Bahāʼ al-Dīn Valad, era un predicatore di fama internazionale. Rumi seguì le orme di suo padre e divenne un importante teologo e studioso.

Nel 1244, incontrò Shams-i Tabrizi, un mistico sufi. L’incontro con Shams fu una svolta nella vita di Rumi. Shams lo guidò sulla via della mistica e lo inspirò a scrivere le sue poesie più belle.

Le poesie di Rumi sono piene di amore, gioia e spiritualità. Esprimono la sua visione dell’unità di tutte le cose e dell’amore universale. Rumi credeva che l’amore fosse la forza più potente dell’universo e che potesse portare alla trascendenza.

Le sue poesie sono state tradotte in molte lingue e sono lette e apprezzate in tutto il mondo. Sono state fonte di ispirazione per artisti, musicisti e pensatori di ogni epoca.

Rumi è considerato un maestro spirituale e un profeta per molti. La sua influenza è ancora forte oggi e i suoi scritti continuano a ispirare e illuminare le persone di tutto il mondo.

Questa citazione ci invita a riflettere sul fatto che ognuno di noi non è solo un individuo insignificante o una parte insignificante di un tutto più grande, ma contiene in sé un’enorme potenzialità e un’intera vastità.

Invece di sentirci limitati o peggio, Rumi ci invita a riconoscere la grandezza interiore che possediamo e a comprendere che in ognuno di noi risiede un intero universo di emozioni, pensieri, esperienze e potenziali.

Ci invita a scoprire la nostra unicità e completezza, a realizzare che siamo capaci di abbracciare e manifestare la grandezza e l’ampiezza dell’oceano anche in una singola goccia. In sostanza, la citazione ci spinge a riconoscere e coltivare la nostra profonda connessione con l’infinità e la vastità dell’universo.

Essere un “oceano in una goccia” secondo Rumi significa che all’interno di ciascuno di noi c’è una vastità e una profondità che va oltre la nostra forma fisica e la nostra percezione limitata di noi stessi.

La metafora dell’oceano rappresenta l’infinità, l’immensità e la potenza, mentre la goccia rappresenta la singola manifestazione o l’individuo. Rumi ci invita a comprendere che la nostra vera natura è molto più grande di quanto possiamo immaginare.

Non siamo semplicemente l’aspetto fisico o le limitazioni che percepiamo di noi stessi. Al contrario, siamo dotati di un potenziale illimitato, di una vastità interiore che può abbracciare l’intero universo.

Essere un “oceano in una goccia” significa che possediamo una ricchezza di esperienze, emozioni, pensieri e potenziali che sono unici e personali. Ognuno di noi ha la capacità di connettersi con l’infinità dell’universo e manifestare questa grandezza nella propria vita.

In altre parole, siamo invitati a riconoscere la nostra connessione con il divino, con l’essenza universale che permea tutto ciò che esiste.

Essere un “oceano in una goccia” significa che possediamo una saggezza interiore e una vastità che vanno al di là della nostra forma fisica e delle limitazioni del tempo e dello spazio.

Rumi ci sfida a superare le nostre identificazioni limitate e a scoprire la nostra vera natura, abbracciando la nostra grandezza interiore e vivendo una vita piena di amore, saggezza e connessione con il vasto universo che ci circonda.

In fisica, il termine “quantistico” si riferisce a qualsiasi fenomeno o proprietà che è descritto dalla meccanica quantistica. La meccanica quantistica è una teoria fisica che descrive il comportamento della materia e della radiazione su scale atomiche e subatomiche.

Le proprietà quantistiche più importanti includono:

Quantizzazione: le grandezze fisiche come l’energia, la quantità di moto e la carica elettrica possono assumere solo valori discreti, noti come quanti. Ad esempio, l’energia di un elettrone in un atomo può assumere solo valori che sono multipli di un valore fondamentale, noto come energia di Planck.

Interferenza: le particelle quantistiche possono interferire tra loro, proprio come le onde. Questo fenomeno è noto come interferenza quantistica.

Superposizione: le particelle quantistiche possono esistere in uno stato di sovrapposizione di più stati possibili. Questo fenomeno è noto come superposizione quantistica.

I sistemi quantistici sono caratterizzati da una serie di proprietà che li distinguono dai sistemi classici. Queste proprietà includono:

Incertezza: non è possibile conoscere contemporaneamente la posizione e la quantità di moto di una particella quantistica con precisione arbitraria. Questo è noto come principio di indeterminazione di Heisenberg.

Non località: le particelle quantistiche possono interagire istantaneamente anche a distanze infinite. Questo è noto come non località quantistica.

L’emergere di queste proprietà quantistiche è dovuta al fatto che la materia e la radiazione sono costituite da particelle subatomiche, come gli elettroni, i protoni e i neutroni. Queste particelle sono descritte da onde di probabilità, che sono funzioni matematiche che forniscono una distribuzione di probabilità per i risultati di ogni possibile misurazione.

Il termine “quantum” può essere usato anche in senso più ampio per indicare qualsiasi cosa che sia caratterizzata da proprietà quantistiche. Ad esempio, si può parlare di “computer quantistico” per indicare un computer che utilizza le proprietà quantistiche per eseguire calcoli.

In sintesi, essere “quantico” significa essere soggetto alle leggi della meccanica quantistica. Questo comporta una serie di proprietà che sono radicalmente diverse da quelle dei sistemi classici.

La poesia di Rumi è spesso associata alla fisica quantistica per la sua natura visionaria e non duale. Rumi esplora temi come l’unità dell’universo, la natura della realtà e il rapporto tra il sé e il divino. Queste tematiche sono spesso espresse in immagini e metafore che richiamano le idee della fisica quantistica.

Ad esempio, in un suo poema, Rumi descrive l’universo come un oceano di luce in cui tutto è interconnesso. Questa immagine è simile all’idea della non località quantistica, che afferma che tutte le particelle nell’universo sono interconnesse indipendentemente dalla distanza che le separa.

In un altro poema, Rumi parla del sé come di un’onda di coscienza che si manifesta in infinite forme. Questa immagine è simile all’idea della superposizione quantistica, che afferma che le particelle possono esistere in uno stato di sovrapposizione di più stati possibili.

In generale, la poesia di Rumi può essere vista come una poesia quantistica perché esplora idee che sono simili a quelle della fisica quantistica. Questi temi includono:

L’unità dell’universo: Rumi crede che tutto nell’universo sia interconnesso e che la separazione sia un’illusione. Questa idea è simile all’idea della non località quantistica.

La natura della realtà: Rumi crede che la realtà sia fluida e in continua evoluzione. Questa idea è simile all’idea della superposizione quantistica.

Il rapporto tra il sé e il divino: Rumi crede che il sé sia un riflesso del divino. Questa idea è simile all’idea della coscienza quantistica.

Naturalmente, non è possibile affermare con certezza che Rumi fosse a conoscenza delle teorie della fisica quantistica. Tuttavia, la sua poesia è sicuramente coerente con queste teorie.

Quando San Francesco d’Assisi morì questo suo fratello orientale aveva diciannove anni. San Francesco aveva predicato agli uccelli; Rumi avrebbe predicato ai cani e alle rane di uno stagno. San Francesco aveva fondato il Terzo Ordine Francescano; Rumi avrebbe fondato la “Confraternita dei Dervisci ruotanti” che ancora oggi ha la sede presso la sua tomba, nella città turca di Konya.

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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