Antonio Gallo
1 min readMar 23, 2020

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Roberta mi ha risposto dall’altra parte del mondo. Ecco quello che scrive:

Caro Antonio
Ho aspettato per rispondere alla tua bella lettera. Bella perché vera e perché trasuda di dolore e di amore per la vita e per la propria terra. Son giorni difficili per noi, e per noi che siamo qui lontani con i genitori anziani che alla fine date la forza a noi, e quei numeri, quelle salme, tante, portare a cremare lontano dai propri luoghi e dai propri cari.

Numeri, tanti numeri. Un oceano e un passaporto americano non mi staccheranno mai da chi sono, e il mio cuore è con tutti voi e con quegli italiani che piangono la scomparsa dei propri cari vinti da un nemico invisibile mentre l’Italia scopre il vicino di casa, nuovi amici. Soli ma insieme. Mentre l’Italia e io, qua all’estero, scopriamo che quando eravamo o paese ro sole tutti volevano associarsi e farsi adottare , includersi, trovare un legame con l’Italia, e ora ? Ci hanno abbandonato. Ah sei italiana? Stai lontana.

Noi ci risolleveremo, con dignità , con coraggio , altruismo e fantasia come dice una canzone di De Gregori . Ce la faremo, piangeremo i nostri cari e con industria e ingegno che ci caratterizza, ricostruiremo perché noi siamo Italiani.

Ti prego di salutare Alessandro e dare un forte abbraccio a tutti. Per favore state a casa

Un abbraccio forte

roberta

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Antonio Gallo
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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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