Più conosco gli animali, più temo gli uomini

Antonio Gallo
4 min readMay 19, 2024
Il Libro

Avevo in bozza questo articolo da diverso tempo. Il titolo doveva essere: “Più conosco gli uomini, più amo gli animali”. Dopo l’ennesimo episodio di cronaca nera, (un pitbul che sbrana un neonato), devo cambiarlo. Gli esseri umani, siano essi uomini, donne o transgender continuano a non capire la differenza che passa tra loro e gli animali. Questo libro arriva con successo dalla Francia, ma va bene anche da noi. Mi sono convinto che l’amore per gli animali non conosce confini.

L’animale-uomo ha sempre condiviso il suo destino con questi misteriosi “amici” con i quali, sin dai tempi dell’arca di Noè, deve convivere. Una lunga, sofferta, affascinante convivenza che per me rimane del tutto misteriosa. Quante sono le “presenze animali” su questo pianeta chiamato Terra? Non si possono contare. Sono innumevoli e continuano a trasformarsi nel tempo e nello spazio. Ci sono differenze fondamentali nel rapporto tra animali ed esseri umani. Eccone alcune.

Capacità di comunicazione e comprensione. Gli animali comunicano attraverso segnali non verbali come suoni, gesti e posture, mentre gli esseri umani hanno sviluppato un linguaggio articolato e simbolico che permette una comunicazione più complessa. È più facile interpretare i segnali degli animali e sentirsi capiti da loro, senza il rischio di fraintendimenti che spesso caratterizza le relazioni umane. Ma esiste una precisa complessità emotiva e relazionale.

Gli animali provano emozioni, ma non hanno la stessa profondità e varietà di sentimenti degli esseri umani. Le relazioni con gli animali sono percepite come più semplici e meno impegnative rispetto alle complesse dinamiche delle relazioni umane, che richiedono empatia, compromessi e tolleranza. E la capacità di scelta e responsabilità? A differenza degli umani, gli animali agiscono per istinto e non hanno la facoltà di fare scelte morali o di ragionare sulle conseguenze.

Interagire con gli animali non comporta il peso del giudizio altrui o le conseguenze negative delle proprie azioni, come accade invece nelle relazioni umane. Si può parlare di amore incondizionato e di giudizio?
Gli animali non hanno pregiudizi e accettano le persone così come sono, offrendo un “affetto” genuino e fedele. Basta intendersi sulla parola. Alcune persone, deluse dalle esperienze negative con gli esseri umani, trovano rifugio e sicurezza nella compagnia degli animali, che non possono tradire o deludere.

Almeno così si pensa. In sintesi, mentre le relazioni con gli animali sono spesso percepite come più semplici, prive di giudizio e caratterizzate da un amore incondizionato, le relazioni umane hanno una complessità emotiva e relazionale che le rende più impegnative, ma anche più ricche e gratificanti a lungo termine. Ma restano, comunque, misteriose ed imprevedibili.

“Perché ho deciso di avere un cane (e non un bambino)” è un libro che mi ha sorpreso e divertito allo stesso tempo. L’autrice, con un tono ironico e umoristico, racconta la sua storia di come ha fatto questa scelta di compagno di vita, piuttosto che un bambino. Il libro è un viaggio emotivo e divertente che esplora le ragioni dietro questa scelta inaspettata.

La scrittrice che, va detto subito, è una veterinaria, inizia descrivendo la sua vita prima di avere il cane, quando era sola e senza compagnia. Questo stato di solitudine la portò a riflettere sulla sua vita e a chiedersi cosa fosse più importante per lei. La sua decisione di avere un cane piuttosto che un bambino è basata sulla sua convinzione che gli animali siano più fedeli e meno complessi delle persone.

Il libro è pieno di aneddoti divertenti e momenti commoventi che descrivono la sua esperienza. Racconta come il cane ha cambiato la sua vita, insegnandole valori come la lealtà, la fedeltà e l’amore incondizionato. Tuttavia, il libro non è solo un racconto divertente, ma anche un’analisi profonda delle ragioni dietro questa scelta. L’autrice esplora le differenze tra gli animali e gli esseri umani, mostrando come gli animali siano più semplici e meno complessi delle persone.

“Perché ho deciso di avere un cane (e non un bambino”) è un libro commovente, esplora le ragioni dietro una scelta di vita raccontata, a mio parere, con leggerezza. Il rapporto tra gli esseri umani, lo sappiamo tutti, è stato e sarà sempre una cosa molto complessa. Quello con gli animali è condizionato ancora di più e, sempre a mio parere, dall’essere umano.

Non è l’animale che cerca di “animalizzare” l’uomo, ma il contrario. Siamo noi a cercare di “antropomorfizzare” gli animali. L’amore degli uomini per gli animali può essere spiegato da diversi fattori, a secondo delle situazioni che restano tutte “umane” e non “animali”.

Empatia e affinità. Gli esseri umani possono sviluppare un legame profondo con gli animali grazie all'empatia e alla capacità di comprendere e rispondere ai bisogni emotivi degli animali. Comunicazione non verbale. La relazione con gli animali si basa spesso sulla comunicazione non verbale, che risveglia aspetti primitivi della personalità umana e favorisce un'intimità e una connessione profonda. Gratificazioni narcisistiche. Il legame con gli animali può offrire gratificazioni di tipo narcisistico, come avere qualcuno che dipende totalmente da noi e che ci accoglie con gioia. Antropomorfizzazione: è il processo attraverso il quale attribuiamo caratteristiche umane agli animali, come sentimenti, pensieri e intenzioni. Questo fenomeno può influenzare la nostra percezione e il nostro legame con gli animali. Empatia, comunicazione non verbale, gratificazioni narcisistiche e antropomorfizzazione sono realtà sconosciute agli animali. Quando si tenta di trasmetterle a chi umano non è, “più conosco gli animali, più temo gli uomini”.

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.