Oscar Kokoschka e la sua “sposa del vento”
Oscar Kokoschka è un celebre pittore e scultore austriaco del XX secolo. Nato il 1º marzo 1886 a Pöchlarn, in Austria, Kokoschka è stato una figura chiave dell’espressionismo austriaco e uno dei protagonisti dell’arte europea nel periodo tra le due guerre mondiali.
Una delle opere più famose di Kokoschka è il dipinto intitolato “La sposa del vento” (Die Windsbraut). Questo quadro, realizzato nel 1913, rappresenta una visione tumultuosa e simbolica di una sposa in preda alla follia.
La figura della sposa è dipinta con linee spezzate e colori accesi, che creano un senso di movimento e di tensione emotiva. La composizione stessa è caotica e dinamica, con pennellate vigorose e gestuali che esprimono un senso di disordine interiore.
“La sposa del vento” è considerata un’opera emblematica dello stile espressionista di Kokoschka, che cercava di rappresentare le emozioni e le esperienze interiori in modo non convenzionale. Con questo dipinto, Kokoschka esplorò il tema dell’amore, della passione e della follia, mettendo in evidenza la fragilità e la complessità delle relazioni umane.
Da un punto di vista iconografico, “La sposa del vento” è una rappresentazione di una figura femminile idealizzata, che simboleggia l’energia vitale e il potere del vento. Il vento stesso è reso visibile attraverso linee curve e spirali che avvolgono la sposa, creando un senso di movimento turbolento e di forza incontrollabile.
L’opera di Kokoschka, compresa “La sposa del vento”, ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo dell’arte moderna. Il suo stile espressionista e l’uso audace del colore hanno influenzato molti artisti successivi, contribuendo a rompere con le convenzioni artistiche tradizionali e aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica.
Leggete qui di seguito il ritratto che ha fatto un esperto del ramo in libro che ho citato spesso. Un libro-diario in cui scrittori, poeti, artisti di varie arti, noti o ignoti, matti veri o apparenti, gente, insomma, che hanno lasciato una traccia nella mente e nel cuore, ferendo anche, a loro modo, la carne.
Ogni giorno gli autori di Almamatto hanno dedicato il ricordo ad un matto, presunto o vero, un giorno speciale, quello della nascita. Il ritratto che hanno fatto di Oscar Kokoschka merita di essere riletto.
Oskar Kokoschka Pittore (1886 - 1980) Folle per amore Arte, passione e tormento sono elementi indissolubili nella vita di molti artisti del secolo scorso, Kokoschka è uno dei più rappresentativi. Dopo aver lasciato la conformista Vienna, dove la critica lo disprezzava per la sua pittura «selvaggia», si trasferisce a Berlino, la città dove troverà la sua linfa vitale, ma anche la più grande sofferenza. Da una parte la cultura, l’avanguardia e l’espressionismo con artisti come Edvard Munch, dall’altra l’amore, o meglio il tormento. La sua storia con Alma Mahler, vedova del famoso Gustav, scrittrice e compositrice, è una delle più intense e devastanti del Novecento. Una relazione che in soli due anni (1912-1914) sconvolse la vita del pittore. Angosciato dalla gelosia verso quella donna, affascinante musa contesa da molti artisti, dopo averla ritratta in tele e disegni fino all’ossessione, viene da lei abbandonato. Una rottura da cui nasce un capolavoro: in preda a tendenze suicide, l’artista firma “La sposa del vento”, la sua tela più famosa, ritratto che è uno studio psicologico dell’amata. Non riuscendo a dimenticarla né a vivere separato da lei, Kokoschka fa realizzare una bambola a sua immagine, simile alla donna in ogni particolare, anche il più intimo. A questo feticcio il pittore regala sontuosi vestiti, viaggi in carrozza, balli e ricevimenti, ed è proprio durante una festa in maschera che, in un momento di rabbia e disperazione, compie il gesto estremo: fa a pezzi il fantoccio, gli taglia la testa, gli versa sopra del vino rosso e lo getta nel giardino della villa in cui si trovava. Tutto ciò accade nella Vienna del 1920. Quando il postino la mattina seguente scopre il «cadavere», terrorizzato chiama la polizia, che a sua volta chiama un medico. Un finale degno di un artista iconico e travolgente come Kokoschka insomma, una rottura con il passato tortuosa e buia come alcune sue opere. Ha realizzato l’oggetto d’amore perfetto, immobile, muto, privo di reazioni umane, docile immagine del suo ideale, anticipando il desiderio segreto di molti uomini... finché è durato.