Non lo stesso fiume, non lo stesso uomo

Antonio Gallo
2 min readJul 7, 2021

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Una foglia, un uccello e un pescatore animano l’aforisma di Eraclito sul flusso. Non è possibile, diceva il filosofo greco presocratico Eraclito, entrare due volte nello stesso fiume. Il fiume è costituito da acque che scorrono costantemente, per prima cosa. Le persone stesse cambiano continuamente. Le esperienze di vita si accumulano come sedimenti sul letto di un ruscello. Eraclito alludeva all’idea di flusso. Non ha senso pensare in termini di stati dell’essere statici, ma, piuttosto, in termini di processi che si svolgono nel tempo.

Nel film contemplativo “Not the Same River. Not the Same Man” della regista tedesco-inglese Michelle Brand, un pescatore porta la sua barca in un fiume, mentre un uccello volteggia sopra e una foglia cade, tracciando increspature sulla superficie dell’acqua. In poche linee dipinte a mano di audace acrilico blu, nero e rosso, Brand cattura il flusso del fiume e i pensieri fugaci del pescatore mentre animano il suo viso.

I fotogrammi sfalsati e sovrapposti creano un’eco di movimenti appena passati. La colonna sonora pulsante, dell’ensemble di fisarmoniche polacche Motion Trio, cattura l’insistente attrazione dell’acqua. Sia il fiume che il pescatore sono in costante cambiamento, ma si trasformano anche a vicenda. Quando il pescatore entra nel fiume, i vortici turbinano intorno a lui. Il fiume lava e calma i suoi piedi, lo nutre di pesci. Un uccello, che entra ed esce dalla scena, sembra attendere l’occasione di catturare un pesce agitato dalla presenza del pescatore.

L’animazione, un processo che trasforma le immagini statiche in movimento nel tempo, è un mezzo adatto per l’aforisma di Eraclito. Ogni cornice è dipinta a mano, quindi anche i momenti di immobilità sembrano tremolare con le sottili variazioni di come si è formata una linea o di come la vernice si è asciugata. Non esistono due fotogrammi e non due momenti identici. Eppure il passato lascia il segno nel presente, come piccole onde sulla scia della barca.

Le idee di Eraclito ci sono note solo attraverso frammenti, conservati negli scritti di altri, con la maggior parte della sua opera persa nel tempo. Il suo aforisma del fiume è stato raccolto e rovesciato come un sassolino nelle palme di tanti pensatori nel corso dei millenni, accumulando nuovi strati di significato attraverso diverse interpretazioni. Per alcuni, l’antica teoria del flusso di Eraclito sembra addirittura aver anticipato alcune delle ultime idee nella meccanica quantistica.

L’idea dell’impermanenza, dei momenti fugaci ed effimeri, può essere malinconica per coloro che desiderano mantenere uno stato caro, ma l’idea del flusso suggerisce anche possibilità per nuove esperienze e sensazioni nell’inevitabile processo di trasformazione. Mentre il pescatore stesso sembra dissolversi in linee svolazzanti di pittura, si unisce al fiume nel suo corso, una metamorfosi finale determinata dal tempo.

Scritto da Freya Howarth

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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