Macerie del migliore dei mondi possibili. Il XXI secolo dopo Cristo.
“La storia di Gesù”, un numero speciale dedicato alle origini del Cristianesimo. Ci sono figure senza tempo. Simboli immortali che occupano posizioni centrali nel cuore dei fedeli di tutto il mondo. Nel Cristianesimo è il profeta, il maestro morale e la personificazione di Dio: Gesù. Un simbolo di amore universale e sacrificio che costituisce una parte fondamentale della religione, dell’arte e della cultura mondiale.
Non a caso National Geographic, in occasione della Pasqua, ha dedicato al Messia “La storia di Gesù”. Il numero speciale che ci porta alla scoperta della vita di Gesù e delle origini del Cristianesimo. Un viaggio in Terra Santa che, attraverso parole, fotografie, mappe e opere d’arte, “cattura il mondo del primo secolo e illumina il cammino di Gesù”.
Nella Galilea rurale dell’epoca del Nuovo Testamento, segnata da persone non istruite e dalla comunicazione orale, dall’assenza di istituzioni e dalla presenza della schiavitù, da una società classista e da un impero romano in espansione, ha origine la storia di Gesù. Un’area rurale arretrata dove una comunità di 500 abitanti popola il villaggio più famoso del mondo: Nazareth. Secondo il vangelo di Luca, è proprio a Nazareth che “Maria, pur essendo vergine e non ancora sposata, concepisce un figlio per opera dello Spirito Santo”. Un miracolo che si scontra con le tradizioni del tempo: “Il matrimonio era un’istituzione molto apprezzata. Ma un fidanzamento poteva avvenire solo dopo lunghe trattative tra le due famiglie interessate”.
Il numero speciale “La storia di Gesù” fa luce proprio sugli usi del tempo rivelando le clausole più importanti del contratto di matrimonio, i numerosi doveri dell’essere moglie (tra cui l’arte della tessitura per produrre gran parte dei vestiti per la propria famiglia) e tanto altro sul vero mondo di Gesù. Una figura immune allo scorrere del tempo che, secondo il vangelo di Luca e Matteo, nasce nel villaggio di Betlemme “al tempo del re Erode di Giudea” e cresce nell’umile casa dei suoi genitori a Nazareth.
Insieme ai giornali stamani ho trovato in edicola questa storia che rileggo con piacere ed interesse in previsione della imminente celebrazione pasquale. Sei brevi capitoli: il mondo di Gesù, i primi anni, il ministero, la passione, i cristiani, sulle sue tracce.
Un evento che si rinnova da ventuno secoli, una data che si celebra in tutte le maniere possibili, in quelle aree del mondo dove c’è chi crede che dopo la morte c’è la vita. Io sono uno di questi. Mio Padre sosteneva il contrario. Io la penso come Pascal: “Credi in Dio perché se esiste vinci tutto in caso contrario non perdi niente”.
Gesù Cristo è una figura centrale nel cristianesimo e molti credenti lo considerano il Figlio di Dio e il Messia promesso. Secondo la tradizione, Gesù nacque a Betlemme, in una fattoria, intorno al 4 a.C, anche se la data esatta del suo compleanno non è conosciuta. Era il figlio di Maria e Giuseppe.
Durante la sua vita, Gesù compì numerosi miracoli e insegnò il suo messaggio di amore, perdono e salvezza. Iniziò il suo ministero attorno all’età di 30 anni, radunando un gruppo di discepoli e viaggiando per la Palestina predicando il Regno di Dio.
Gesù predicava l’amore per Dio e per il prossimo, l’importanza della giustizia e della misericordia. I suoi insegnamenti erano spesso espressi attraverso parabole, storie che illustravano principi spirituali.
Tuttavia, il suo insegnamento e il suo crescente seguito non furono ben accolti dalle autorità religiose dell’epoca. I leader ebrei si preoccuparono del suo crescente potere e della sua affermazione di essere il Figlio di Dio.
La situazione si intensificò quando Gesù entrò a Gerusalemme in quello che divenne noto come l’ingresso trionfale. Poco dopo, fu arrestato dalle autorità romane su richiesta dei leader religiosi e accusato di blasfemia.
Gesù fu processato e condannato a morte per crocifissione, un’agonizzante forma di esecuzione. Secondo la tradizione, morì sulla croce per i peccati dell’umanità e offrì la salvezza a coloro che credevano in lui.
Tuttavia, la storia di Gesù non finisce con la sua morte. Secondo la tradizione cristiana, tre giorni dopo la sua sepoltura, risorse dai morti, dimostrando così il suo potere sulla morte e sulla vita eterna.
Dopo la sua risurrezione, Gesù apparve ai suoi discepoli per diverse settimane, insegnando loro e dando istruzioni per diffondere il suo messaggio in tutto il mondo. Questo evento è noto come l’Ascensione.
Gli insegnamenti e la vita di Gesù Cristo sono raccolti nel Nuovo Testamento della Bibbia, in particolare nei quattro Vangeli: Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Il cristianesimo si è sviluppato come la religione basata sulla fede in Gesù Cristo come Salvatore e Messia.
La figura di Gesù ha avuto un impatto enorme sulla storia e sulla cultura del mondo occidentale. La sua storia è diventata una fonte di ispirazione per milioni di persone che cercano di seguire i suoi insegnamenti di amore, compassione e perdono.
C’è anche un’altra rilevante parte del mondo che ha seguito e segue strade diverse. Ma le idee ed i principi restano sostanzialmente gli stessi. A distanza di ventuno secoli ci chiediamo ancora cosa resta di questo messaggio.
Ogni uomo/donna se lo chiede, prima o poi, all’inizio o alla fine, a est come a ovest, a nord come a sud. Chi non si pone il problema, troverà la soluzione per conto suo, convinto di aver capito tutto o felice di non aver compreso nulla.
Chi invece si sforza di credere in questo messaggio, continua ad essere punito severamente perchè durante la sua esperienza di vita continua a dover vedere lo scempio che i suoi compagni di viaggio, ed anche i suoi compagni di fede, fanno della realtà quotidiana. Basta scorrere le pagine di un giornale oppure navigare in rete o in strada per convincersi di questo.
La sintesi: arrivati a questo punto, al di là di tutte le possibili religioni, filosofie, ideologie, credo, arti, scienze e politiche praticate, abbiamo bisogno di una sintesi: i dieci comandamenti non sono mai stati osservati.
Continuano ad essere elusi, ignorati tanto da sapienti quanto ignoranti, bianchi come neri o gialli, cristiani o musulmani, buddisti, atei o qualunquisti. Forse perchè sono comandamenti cristiani? Bene, scegliamo altre fedi, altri credo, ideologie, teorie, filosofie.
Il risultato non cambia. Quel che resta sono solo macerie del migliore dei mondi possibili. Quello in cui viviamo. Il XXI secolo dopo Cristo.