L’uomo non vive a una sola dimensione
“Da quando il mondo ha scoperto di essere dentro un’unica dimensione globale, si avverte ancor più il bisogno di abitare un’altra città non dominata dalla tecnica e dall’economia. Una città dell’anima e dei sogni, dove abitano i desideri e le pulsioni, i sentimenti e i valori negati nella realtà. E’ il bisogno di connettersi a un’altra dimensione, la necessità di trascendere il nostro io piccino e quotidiano, il nostro presente meschino e profano. Non sappiamo vivere senza un aldilà. Oltre la fisica cerchiamo una metafisica. Anche puerile, anche impraticabile, e fantasiosa; ma ne abbiamo bisogno come il pane; anzi il lembas, il pane degli elfi.” (Marcello Veneziani — La Verità — 14 novembre 2023)
Il pensiero espresso riflette il desiderio di molti individui di cercare una dimensione alternativa, distante dalla tecnologia e dall’economia dominanti, in cui possano esprimere liberamente i loro desideri, sentimenti e valori.
Questo bisogno di connessione con un’entità superiore o una realtà metafisica è una risposta all’esperienza quotidiana che spesso sembra limitata e priva di significato più profondo.
La ricerca di un aldilà o di una dimensione spirituale può essere considerata come una fuga dalla realtà, un modo per trovare conforto e significato in un mondo che può sembrare meschino e profano. Questa prospettiva può variare da persona a persona.
Alcuni possono cercare un senso di trascendenza attraverso la religione o la spiritualità, mentre altri possono trovare ispirazione nell’arte, nella natura o in altre forme di esperienza che li aiutano a superare i limiti della realtà quotidiana.
È interessante notare che il riferimento al “lembas, il pane degli elfi” fa eco a un elemento fantastico e immaginario, sottolineando l’aspetto utopico e irrealizzabile di questa ricerca di un’alternativa alla realtà dominante.
Tuttavia, anche se l’obiettivo potrebbe sembrare impraticabile, il bisogno stesso di un aldilà o di una dimensione spirituale può essere considerato un aspetto essenziale dell’esperienza umana, che spinge molti individui a cercare un significato più profondo al di là dei confini della fisica e della realtà tangibile.
Secondo il modello di spazio-tempo comunemente accettato dalla fisica moderna, il nostro universo è composto da quattro dimensioni: tre dimensioni spaziali (lunghezza, larghezza e altezza) e una dimensione temporale (tempo). Questo modello è noto come spazio-tempo quadridimensionale di Minkowski, sviluppato da Hermann Minkowski e Albert Einstein.
Alcune teorie fisiche avanzate, come la teoria delle stringhe e la teoria delle brane, suggeriscono l’esistenza di dimensioni aggiuntive oltre le quattro dimensioni conosciute. Queste teorie propongono che le particelle fondamentali dell’universo non siano punti, ma oggetti estesi chiamati stringhe o brane, che richiedono dimensioni aggiuntive per descrivere completamente il loro comportamento.
La teoria delle stringhe suggerisce che ci potrebbero essere almeno sei o sette dimensioni spaziali extra compatte e arrotolate su sé stesse ad un livello così piccolo da non essere ancora stato rilevato sperimentalmente. Secondo questa teoria, le dimensioni extra potrebbero essere “nascoste” o “compresse” rispetto alle dimensioni spaziali macroscopiche che sperimentiamo.
È importante notare che la presenza di dimensioni extra oltre le quattro dimensioni principali è ancora oggetto di ricerca e dibattito nella comunità scientifica. Al momento, non esistono prove sperimentali definitive per confermare o confutare l’esistenza di dimensioni extra oltre quelle che sperimentiamo direttamente.
Quindi, mentre il nostro modello attuale dell’universo prevede quattro dimensioni, ci sono teorie speculative che suggeriscono l’esistenza di dimensioni aggiuntive, sebbene non siano state ancora confermate in modo definitivo dalla ricerca scientifica. (AI)