Liquidità per capire il mondo
Facebook e le sue regole. Sono iscritto a questo social sin dai primi giorni della sua fondazione. Ricordo di avere usato prima la versione inglese e poi passato a quella in lingua italiana. Una ventina di anni fa ormai. Leggo le statistiche sugli utenti e scopro che siamo 2,80 miliardi, con 1,84 miliardi di utenti attivi quotidianamente.
Dicono che la mamma dei cretini è sempre incinta, lo so bene. In testa alla mia pagina, su FB, sotto il mio nome, ho scritto “La nostra quotidianità liquida”. Non sono stato mai censurato e scrivo di tutto. Ma ci penso sette volte sette prima di pubblicare quando mi confronto con idee e persone.
Eraclito, duemila anni fa e passa, scrisse la sua famosa frase “tutto scorre”. Quando navighiamo non siamo mai gli stessi come le acque del fiume. In contrasto con il concetto dell’essere descritto da Parmenide, dove tutto ciò che è può solo essere e tutto ciò che non è non può essere, il pensiero di Eraclito si fa fluido, lasciando spazio alla possibilità, all’incertezza.
Eraclito non voleva dare certezze, voleva renderci “liquidi,” aperti, in movimento, pronti per vivere e imparare da ogni cambiamento che la vita inevitabilmente porta con sé. Questo fa FB. Non sono un azionista di FB e non ne sono un fanatico, ma mi serve per capire il mondo e i suoi abitanti.