L’infinito non è di questo mondo …
And a heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand,
And eternity in an hour.
(William Blake)
Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.
La frase “L’infinito non è di questo mondo” è stata pronunciata dal filosofo e matematico italiano Giuseppe Peano. Questa affermazione riflette l’idea che l’infinito non può essere compreso o rappresentato completamente dalle limitazioni del mondo fisico.
La Biblioteca di Babele, invece, è un racconto immaginario di Jorge Luis Borges che descrive una biblioteca immensa e infinita, contenente tutti i possibili libri di un certo numero di caratteri. Essa rappresenta l’idea dell’universo come un luogo in cui tutto è possibile, ma allo stesso tempo in cui tutto è complesso e caotico.
In entrambi i casi, si tratta di concetti che sfuggono alla comprensione umana e che aprono la mente a nuove possibilità e prospettive. L’idea dell’universo come una biblioteca infinita suggerisce che il nostro mondo è solo una piccola parte di un insieme più grande e complesso, mentre l’affermazione di Peano sottolinea l’impossibilità di conoscere completamente l’infinito attraverso le limitazioni della nostra esperienza umana.
L’idea dell’infinito ha affascinato filosofi, scienziati e artisti per secoli. In filosofia, l’infinito è stato spesso associato all’idea del divino, poiché rappresenta qualcosa che supera i limiti del mondo fisico e umano. Tuttavia, l’infinito è anche stato oggetto di dibattito tra filosofi, poiché alcuni sostengono che l’infinito non possa esistere in modo reale, ma solo come un concetto o un’idea.
La Biblioteca di Babele di Borges è un’immagine potente dell’infinito. Nella storia, la biblioteca contiene un numero infinito di libri, ognuno dei quali è composto da un certo numero di caratteri. Tuttavia, nonostante la vastità della collezione, la maggior parte dei libri sono composti da combinazioni casuali di caratteri e quindi non hanno senso o valore. Solo pochi libri contengono informazioni significative e utili.
Questa immagine suggerisce che, sebbene l’universo possa contenere un numero infinito di possibilità, molte di queste possibilità sono insignificanti o prive di valore. Tuttavia, ci sono anche alcune possibilità che sono di grande importanza e possono portare a scoperte significative.
In sintesi, l’idea dell’infinito e della Biblioteca di Babele rappresentano la vastità e la complessità dell’universo, ma anche la sfida che rappresenta per gli esseri umani cercare di capirlo e di trovare un significato in esso.
L’infinito è stato un tema comune in letteratura e arte per secoli. Ecco alcuni esempi:
- La Divina Commedia di Dante Alighieri contiene molte descrizioni dell’infinito, tra cui l’Inferno, un luogo di tormento senza fine, e il Paradiso, un luogo di beatitudine eterna.
- - Il romanzo di Herman Melville, Moby Dick, contiene una descrizione dell’oceano come un luogo infinito e misterioso, che rappresenta l’infinito dell’universo stesso.
- - L’opera di William Blake, “Auguries of Innocence”, contiene una celebre frase sull’infinito: “To see a World in a Grain of Sand / And a Heaven in a Wild Flower / Hold Infinity in the palm of your hand / And Eternity in an hour.”
- - L’artista M.C. Escher è noto per le sue opere che giocano con l’infinito, come la stampa “Relativity”, che rappresenta una serie di scale e porte che sembrano non avere fine.
- - L’opera di Salvador Dalí, “La persistenza della memoria”, contiene orologi morbidi che sembrano fondersi l’uno nell’altro, creando un senso di tempo e spazio infiniti.
- - Il romanzo “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez contiene molte descrizioni dell’infinito, tra cui l’immagine di un personaggio che sale al cielo su una scala infinita.
Questi sono solo alcuni esempi di come l’infinito è stato rappresentato in letteratura e arte. L’idea dell’infinito continua ad essere una fonte di ispirazione per gli artisti e i pensatori di tutto il mondo.
La nozione di infinito è stata anche esplorata in vari generi musicali, tra cui la musica classica, il rock e la musica elettronica. Ecco alcuni esempi:
- La “Turangalîla-Symphonie” di Olivier Messiaen è una grande opera orchestrale che esplora l’idea dell’infinito attraverso la musica. L’opera è basata su un tema principale che si ripete costantemente, creando un senso di continuità senza fine.
- - Il brano “Echoes” dei Pink Floyd, presente nell’album “Meddle”, contiene una sezione centrale che si estende per oltre 23 minuti, creando un senso di spazio e tempo infiniti.
- - La musica minimalista di Philip Glass spesso incorpora ripetizioni cicliche di motivi musicali, creando un senso di continuità senza fine.
- La musica elettronica ambient di artisti come Brian Eno e Aphex Twin spesso crea un’atmosfera di spazio e tempo infiniti attraverso l’uso di suoni eterei e atmosferici. - - La “Sinfonia n. 9” di Ludwig van Beethoven contiene un movimento finale che include una corale basata sul poema “Ode alla gioia” di Friedrich Schiller. Il testo include la frase “Freude, schöner Götterfunken”, che significa “gioia, bella scintilla divina”, che rappresenta l’idea di un’energia creativa infinita.
Questi sono solo alcuni esempi di come il concetto di Infinito è stato esplorato nella musica. L’infinito è una fonte di ispirazione per molti musicisti, che cercano di creare un senso di spazio e tempo senza fine attraverso la loro arte. “E il naufragar m’è dolce in questo mare”…