Leviatano & Intelligenza Artificiale
Il 5 aprile del 1588 nasce Thomas Hobbes, autore de “Il Leviatano”, pubblicato nel 1651, l’opera più famosa del filosofo inglese. Il titolo si riferisce al mostro marino biblico, usato come metafora per lo Stato assoluto. In un’epoca come la nostra, molti pensano che l’umanità sta per avviarsi verso un destino segnato da questa figura.
La parola “leviatano” ha una lunga e ricca storia che affonda le sue radici nella Bibbia. Il termine appare per la prima volta nella Bibbia ebraica, in particolare nel Libro di Giobbe (40:20–41:26) e nel Libro dei Salmi (74:14).
In questi testi, il leviatano è descritto come un mostro marino di proporzioni gigantesche e terrificanti, spesso associato al caos e al male.
La sua natura precisa rimane misteriosa, con alcune interpretazioni che lo associano a un coccodrillo, un serpente marino o una creatura mitologica.
Nel corso della storia, il leviatano ha assunto diverse valenze simboliche. Potenza e forza: la sua immensità fisica rappresenta una forza incontrollabile e distruttiva. Caos e disordine: la sua natura selvaggia simboleggia il caos primordiale e le forze del male che minacciano l’ordine cosmico. Male e tentazione: in alcune interpretazioni religiose, il leviatano è visto come una personificazione del male e della tentazione che l’uomo deve superare.
Nel Medioevo, il leviatano divenne un’immagine ricorrente nell’arte e nella letteratura, spesso associato al diavolo e alle creature infernali. In epoca moderna, il termine ha assunto un significato più ampio, riferendosi a qualsiasi entità di grande potere e dimensioni, sia in senso positivo che negativo. In particolare, il leviatano è stato utilizzato come metafora dove il potere sovrano viene paragonato a un mostro che garantisce la sicurezza in cambio della libertà individuale. Alcuni critici del sistema capitalistico lo hanno paragonato a un leviatano che domina e sfrutta le persone.
Con la moderna tecnologia, in particolare con IA, l’intelligenza artificiale, il leviatano è visto come una forza potente che può essere utilizzata per il bene o per il male. Per questa ragione tutti si stanno dando da fare, ma ben pochi sanno cosa fare. Ci sono diversi esempi letterari che anticipano l’evento e gli fanno assumere tanto le sembianze di un mostro quanto di un sole dell’avvenire.
Il leviatano è presente in diverse opere letterarie, tra cui “Il Paradiso Perduto” di John Milton, dove il leviatano è una creatura infernale al servizio di Satana. “Moby Dick” di Herman Melville, dove la balena bianca rappresenta una forza della natura incontrollabile e sfuggente. Il “Leviatano” di Thomas Hobbes, e il mostro marino che diventa una metafora per lo Stato assoluto. Una storia ricca e complessa, dunque, che riflette le diverse sfaccettature del potere, del male e del rapporto tra uomo e natura.
Il suo significato continua ad evolversi in base alle nuove sfide e alle nuove interpretazioni del mondo. Il contesto storico in cui nasce l’opera di Hobbes è un periodo turbolento per l’Inghilterra, segnato dalla Guerra Civile e dal conflitto tra monarchia e Parlamento. Hobbes, preoccupato per la discordia e la violenza dilagante, cerca una soluzione per garantire la pace e la sicurezza.
Secondo Hobbes, gli esseri umani sono mossi da egoismo e avidità, e in una condizione naturale, senza un potere superiore, vivrebbero in una guerra di tutti contro tutti (“bellum omnium contra omnes”). Per sfuggire a questo caos, gli individui stipulano un patto sociale, creando un sovrano assoluto, il Leviatano. Un potere sovrano, impersonato da un monarca o un’assemblea, che detiene il monopolio della forza legittima. In cambio della protezione dalla violenza e dall’anarchia, i cittadini cedono al sovrano parte della loro libertà.
La principale caratteristica del Leviatano è il potere assoluto del sovrano che non è soggetto ad alcun limite o controllo. Indivisibile: il potere non può essere diviso o frammentato. Perpetuo: il sovrano regna a vita e la sua autorità non può essere revocata. Obbligo di obbedienza: i cittadini sono tenuti a obbedire al sovrano in qualsiasi caso, anche se il sovrano compie ingiustizie. La ribellione è illegittima e può portare solo al caos.
Le idee di Hobbes sono state criticate per il loro carattere autoritario e per la scarsa fiducia riposta nella natura umana. Tuttavia, il Leviatano rimane un’opera fondamentale per la filosofia politica e ha avuto un’influenza enorme sul pensiero occidentale. Le idee di Hobbes hanno influenzato il contrattualismo sociale di John Locke e Jean-Jacques Rousseau, la teoria della separazione dei poteri di Montesquieu, il pensiero utilitarista di Jeremy Bentham e John Stuart Mill. Quale conclusione possiamo tirare oggi con l’arrivo di AI?
Il Leviatano è un’opera complessa e controversa, che offre una visione pessimistica della natura umana ma, allo stesso tempo, fornisce una giustificazione teorica per lo Stato moderno nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Offre spunti di riflessione interessanti e urgenti. In particolare, la sua metafora come potere sovrano assoluto può essere applicata all’IA in diversi modi:
1. Controllo e sicurezza: l’IA può essere vista come un potente strumento per il controllo e la sicurezza. Le tecnologie di IA possono essere utilizzate per monitorare la popolazione, prevenire crimini e disordini, e proteggere le persone da minacce esterne. In questo senso, l’IA può assumere il ruolo del Leviatano, garantendo la pace e la sicurezza in cambio di una certa dose di libertà individuale.
2. Sorveglianza e privacy: l’utilizzo di tecnologie di IA per la sorveglianza può però portare a un rischio di invasione della privacy. La capacità di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati personali può essere utilizzata per monitorare le attività e le opinioni dei cittadini, limitando la loro libertà di movimento e di espressione. In questo caso, l’IA potrebbe diventare un Leviatano oppressivo che controlla ogni aspetto della vita dei cittadini.
3. Algoritmi e decisioni: l’IA può essere utilizzata per prendere decisioni in diversi ambiti, dalla giustizia all’economia. L’utilizzo di algoritmi può però portare a una mancanza di trasparenza e di accountability. Le decisioni prese da sistemi di IA possono essere difficili da comprendere e da contestare, creando un sistema di potere opaco e non democratico.
4. Disoccupazione e disuguaglianza: l’avvento dell’IA potrebbe portare a una massiccia disoccupazione, in quanto molte mansioni attualmente svolte da esseri umani potrebbero essere automatizzate. Questo potrebbe creare una forte disuguaglianza sociale, con una piccola élite di tecnocrati che controlla la tecnologia e una grande massa di persone disoccupate e marginalizzate.
5. Etica e responsabilità: lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA pongono questioni etiche di grande rilevanza. È necessario definire principi etici per lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA, in modo da garantire che la tecnologia sia utilizzata per il bene comune e non per il controllo e l’oppressione.
La Intelligenza Artificiale è una tecnologia rivoluzionaria con il potenziale di migliorare la nostra vita in molti modi. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi e delle sfide che questa tecnologia porta con sé. La metafora del Leviatano ci aiuta a riflettere sul potere dell’IA e sulla necessità di un controllo democratico e di una gestione responsabile di questa tecnologia.
Ci sono molte inevitabili domande da porsi: in che modo l’IA può essere utilizzata per migliorare la sicurezza e il benessere dei cittadini?
Come possiamo proteggere la privacy e la libertà individuale dai rischi dell’IA? Come possiamo garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico e responsabile? Quali saranno le implicazioni sociali ed economiche dell’IA a lungo termine? Riflettere su queste domande è fondamentale per costruire un futuro in cui l’IA sia una forza per il bene e non una minaccia per la libertà e la dignità umana.
Ecco alcune citazioni tratte dal libro “Leviatano” scritto da Thomas Hobbes:
“La natura umana è tale che gli uomini, sebbene desiderino la pace, sono inclinati a intraprendere la guerra per ottenere i loro fini personali.”
“La paura e la mancanza di fiducia reciproca sono le principali cause della guerra.”
“Nessun uomo può essere obbligato da parole o da nulla che non sia il suo interesse proprio.”
“La legge non è altro che un comando di chi detiene il potere politico, e l’obbedienza alla legge deriva dalla paura delle conseguenze che ne derivano.”
“Nella condizione di natura, gli uomini sono soli, bruti, poveri, sciocchi e oppressi dalla paura costante della morte violenta.”
“La legge civile non è solo un’opera umana, ma è la regola della volontà di Dio.”
“La sovranità non può essere divisa o limitata, altrimenti si creerebbe un conflitto perpetuo.”
“I diritti di un individuo sono limitati dalla volontà del sovrano, poiché solo il sovrano ha il potere di decidere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.”
“La legge civile è necessaria per mantenere l’ordine sociale e per prevenire una guerra di tutti contro tutti.”
“Gli uomini devono rinunciare a parte della loro libertà naturale in cambio della protezione e della sicurezza garantite dallo Stato.”
Queste citazioni offrono un’idea dei concetti centrali espressi da Hobbes nel suo libro “Leviatano”, in cui esplora la natura umana, il contratto sociale e la necessità di un’autorità sovrana per mantenere la pace e la stabilità nella società.