La leggerezza dell’essere: IKIGAI

Antonio Gallo
3 min readAug 22, 2024

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Ikigai è un concetto giapponese che significa “ragione per cui ci si alza la mattina”. Si compone di due termini: “iki” (vita) e “gai” (valore). Rappresenta la ricerca del significato della vita, integrando passione, missione, professione e vocazione. Trovare il proprio ikigai implica scoprire ciò che si ama, ciò in cui si è bravi, ciò per cui si può essere pagati e ciò di cui il mondo ha bisogno. Questo equilibrio porta a una vita più appagante e soddisfacente.

Il concetto di ikigai si è evoluto gradualmente all’interno della cultura giapponese, senza una data precisa di nascita. Originariamente era più un sentimento che una filosofia di vita vera e propria. Nel corso del tempo, il significato di ikigai si è arricchito e strutturato maggiormente:

Letteralmente, i termini “iki” (vita) e “gai” (valore o merito), indicano “la ragione di essere” o “la ragione per cui ci si sveglia la mattina”.

Filosoficamente, ikigai rappresenta la ricerca del significato della vita, integrando passione, missione, professione e vocazione.

Concettualmente, ikigai si trova all’incrocio tra ciò che ami, ciò in cui sei bravo, ciò per cui puoi essere pagato e ciò di cui il mondo ha bisogno. Trovare questo equilibrio porta a una vita più appagante.

Metodologicamente, negli ultimi anni si è diffuso un approccio occidentale che suggerisce di riflettere su queste quattro dimensioni attraverso un diagramma a quattro cerchi sovrapposti.

Questo esercizio di auto-riflessione aiuta a scoprire il proprio ikigai. Quindi, da semplice sentimento, ikigai è diventato una filosofia di vita profonda, che incoraggia a trovare gioia e significato nelle attività quotidiane, valorizzando il contributo che possiamo dare al mondo. Un concetto in continua evoluzione, che si adatta ai tempi pur mantenendo il suo nucleo essenziale.

L’ikigai si differenzia da altre filosofie di vita per il suo approccio integrato, che combina quattro elementi fondamentali: ciò che ami, ciò in cui sei bravo, ciò per cui puoi essere pagato e ciò di cui il mondo ha bisogno. Questo modello olistico promuove un equilibrio tra passione, missione, professione e vocazione, creando un senso di scopo unico e personale.

A differenza di filosofie come l’hedonismo, che si concentra sul piacere immediato, o l’esistenzialismo, che esplora il significato in un contesto più ampio, l’ikigai enfatizza l’importanza di contribuire alla comunità e di trovare gioia nelle piccole cose quotidiane, rendendo la vita degna di essere vissuta.

Il concetto di ikigai, sebbene molto apprezzato, ha ricevuto diverse critiche nel corso del tempo:

Eccessiva semplificazione. Alcuni critici sostengono che il modello di ikigai, rappresentato da un diagramma a quattro cerchi, possa ridurre la complessità della vita a una formula troppo semplice. La vita umana è intrinsecamente complessa e non sempre si può trovare un equilibrio perfetto tra passione, missione, professione e vocazione.

Pressione sociale e aspettative. La ricerca del proprio ikigai può generare una pressione sociale, portando le persone a sentirsi inadeguate se non riescono a identificare il loro scopo. Questo può creare frustrazione e ansia, specialmente in un contesto in cui ci si aspetta che ognuno abbia una chiara direzione nella vita.

Interpretazioni occidentali. L’interpretazione occidentale del concetto di ikigai, che spesso include l’idea di guadagnare denaro attraverso ciò che si ama fare, non sempre rispecchia il significato originale giapponese. In Giappone, ikigai può essere trovato anche in attività non remunerative, come relazioni personali o hobby, che non sono necessariamente legate a un profitto economico.

Evoluzione e cambiamento: Il concetto di ikigai è visto come statico da alcuni, mentre in realtà è in continua evoluzione e dipende dalle circostanze personali. Questo può rendere difficile per le persone adattarsi a cambiamenti nella loro vita o nelle loro aspirazioni, portando a una crisi di identità se il loro ikigai cambia.

Rischio di superficialità: Infine, c’è il rischio che la ricerca dell’ikigai diventi un esercizio superficiale, dove le persone si concentrano più sulla definizione di un obiettivo che sulla reale esplorazione delle loro passioni e valori più profondi.

Queste critiche evidenziano che, sebbene l’ikigai possa offrire un utile framework per la riflessione personale, è essenziale affrontarlo con una mente aperta e una comprensione della sua complessità e delle sue sfide.

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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