Le “pagine bianche” di Salvini

Antonio Gallo
4 min readDec 3, 2020

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Il libro

“Questo libro è pieno di pagine vuote. Nonostante anni di ricerche, non abbiamo potuto trovare niente da dire su questo argomento, così per favore sentitevi liberi di usare questo libro per gli appunti.”

Così la presentazione editoriale del libro sul sito di Amazon.

“Perché Salvini merita fiducia rispetto e ammirazione” è il titolo che compare sulla copertina nera del libro. Al suo interno, 110 pagine bianche. Il volume, una chiara presa in giro del leader leghista, svetta tra i più venduti in cima alle classifiche Amazon.

“Questo libro è pieno di pagine vuote. Nonostante anni di ricerche, non abbiamo potuto trovare niente da dire su questo argomento, così per favore sentitevi liberi di usare questo libro per gli appunti”, si legge nella descrizione che accompagna la pubblicità sul sito di e commerce.

“Già dalla prima pagina è evidente un’eccellente profondità e accuratezza di analisi storica, politica e sociale. Testo profondamente esplicativo, pur nella sua sinteticità” ironizza un acquirente nei commenti. E ancora: “Questo libro è illuminante. Lo consiglio”. Non tutti però sembrano aver colto l’ironia. ”È una vergogna ed un imbroglio. All’interno solo pagine bianche e senza nemmeno i numeri delle pagine”, si legge in un altro commento, “Lo restituisco”.

Il volume è uscito nel febbraio 2019, ma è tornato adesso in cima alla lista dei più venduti su Amazon. Autore dichiarato, si legge sulla copertina, è Alex Green, ma è molto probabile che si tratti di un’identità fittizia.”

@Huffington Post — 02/012/2020

Non fatevi ingannare dalle molte etichette che ho assegnato a questo libro. Dietro ognuna di esse intendo sviluppare questa recensione che poi, a ben considerare, recensione non è, nè può essere perchè sulle pagine del libro non c’è scritto nulla. Eppure, è una conferma di quanto avesse ragione Marshall McLuhan quando, oltre mezzo secolo fa, scrisse quella frase che si è rivelata quanto mai anticipatrice e rivelatrice di quello che poi sarebbe accaduto: “The Medium is the message”, “Il Mezzo è il messaggio”.

In parole molto povere e riduttive, mi permetto di dire “Tutto fa brodo” nella vita, a maggior ragione in politica, per modo di dire “politica”. Il libro è presentato da Amazon come tra i più venduti, pur se uscito nel 2019, anche con il “buono cultura” di oggi, tanto per aggiungere politica a politica. Vediamo cosa ho intravisto io dietro quelle etichette con le quali inserisco il libro nella mia biblioteca digitale qui su GoodReads.

Bisogna dire che sulla stessa pagina di Amazon che lo ha messo in vendita cartacea per 6,99 euro, si possono leggere alcune “recensioni”, diciamo così, del libro. Chiacchiere da chat, mica recensioni o scritture alle quali valga la pena di riferirsi. Eppure questa maniera di comunicare conferma l’uso socializzante del “mezzo”, in questo caso un “libro” a cui faceva riferimento lo studioso canadese.

Va detto anche però che questa maniera di scrivere, pubblicare e polemizzare non è affatto nuova nel mondo dell’editoria. La bibliomania si manifesta in innumerevoli forme e questa ne è una , forse la miglior peggior mania: “scrivere” un libro in bianco, nel senso di 110 pagine volutamente lasciate in bianco, come per dire che è meglio non dire tutto quello che si potrebbe dire di chi lo stesso libro è diretto.

Alla stessa maniera si può pensare che la persona alla quale l’opera viene rivolta è un chiaro “vuoto assoluto e a perdere”, degno di pagine bianche. Tutto è possibile da leggere nella mente di chi si firma Alex Green, una firma da sedicente “analista politico”, un caso mentale riportabile alla etichetta “psycho”.

Bisogna del resto dire che una operazione editoriale di questo tipo non è affatto originale se pensiamo che libri pieni di pagine bianche, senza stampa e senza pensieri, sono stati già pubblicati altrove nel corso degli anni. I “vuoti” mentali hanno una storia e ne ha ampiamente scritto Antonello Piroso in un articolo su un quotidiano.

Qualcuno mi potrà obbiettare perchè ti occupi di un libro del genere la cui pubblicazione ha chiaramente una idea strumentale del mezzo usato, il libro, che dovrebbe essere sempre qualcosa di nobile nella sua finalità. Io penso che nella liquidità esistenziale attuale nella quale ci troviamo a vivere, imbattersi in episodi del genere fa bene sia alla politica che alla immaginazione.

Possono pur rimanere un mistero le ragioni di certi comportamenti, almeno resta il sorriso sulla faccia di chi legge sulle pagine bianche di un libro quello che vorrebbe o non vorrebbe leggere sul conto di qualcuno che può tanto amare o detestare. Sorriderà sopratutto Amazon a fare cassa sulla stupidità del “vuoto” che rende a lui ma non a chi legge e acquista il libro.

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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