Le “formichelle” di Tramonti

Antonio Gallo
5 min readJun 18, 2024

--

Il Libro

Il sentiero delle Formichelle è un’antica pedonale che collega Tramonti alle vicine località di mare Maiori e Minori. Percorre una zona fitta di limoneti ed il suo nome è collegato proprio a questa particolarità. Le formichelle infatti erano le donne portatrici di limoni che lentamente, con un cesto di circa 55kg sulla testa, in fila indiana, trasportavano i limoni appena raccolti verso Maiori e Minori. Era questo il lavoro più praticato dalle donne in Costiera Amalfitana fino agli anni ’70. Un lavoro durissimo, per certi aspetti massacrante, che però loro svolgevano con sorprendente naturalezza.

Il sentiero inizia a Paterno Sant’Elia, nei pressi della Chiesa di Sant’Elia, dove si incrocia con il Sentiero delle 13 Chiese (310 CAI). Da detto incrocio si discende per Via Vitagliano (la strada asfaltata alla destra della Chiesa di Sant’Elia) fino a raggiungere la località Casa Vitagliano (m 218) dove si lascia la strada asfaltata per intraprendere un viottolo comunale sulla destra. Dopo circa 200 metri, si giunge all’incrocio con il Sentiero 315E per Ravello. A detto incrocio (m 210) si prosegue verso sinistra.

Il sentiero, dopo un primo tratto di scale, diventa sterrato e prosegue così per tutto il suo corso. Giunti nel Vallone Trapulico (m 160), riconoscibile per la presenza di un antica condotta dell’acqua scavata nella roccia alla destra del sentiero, bisogna proseguire lungo la ripida salita a destra e poi per la successiva pedonale che conduce fino alla località San Gineto (m 295), dove il Sentiero delle Formichelle termina all’incrocio con il sentiero 315A. Da questo punto, manca poco (circa 20 minuti) per il Sentiero dei limoni, che collega Minori a Maiori. (CAI Monti Lattari)

“Il sentiero delle formichelle” di Alessia Castellini, edito da Piemme, è un romanzo che celebra la storia vera delle “formichelle”, donne e ragazze della Costiera Amalfitana che per secoli hanno percorso il “Sentiero dei limoni” trasportando pesantissime ceste sulla schiena. Ambientato negli anni Quaranta, il libro segue le vite di Rachele e Nannina, due sorelle di Tramonti legate da un amore fraterno indissolubile nonostante le loro differenze.

Ottant’anni dopo, le nipoti Ninfa e Alelì scoprono che Rachele e Nannina sono esistite davvero e che il “Sentiero delle Formichelle” nasconde un segreto dimenticato dalla loro famiglia. Castellini alterna abilmente passato e presente, intrecciando le storie delle sorelle con un elemento di mistero e avventura.

Con una scrittura raffinata e coinvolgente, l’autrice dipinge il quadro vivido di un mondo antico e suggestivo, popolato da donne instancabili e coraggiose. Il romanzo è una celebrazione della resilienza femminile e una profonda riflessione sui legami di sangue e di terra, che rimangono indissolubili anche quando sembrano spezzati.

“Il sentiero delle formichelle” è un invito a riscoprire le radici e a valorizzare le storie sconosciute vissute da chi ci ha preceduto. Un libro che commuove e trasporta il lettore in un viaggio attraverso la storia, la cultura e l’anima della Costiera Amalfitana.

Sono stato coinvolto nella lettura del libro. Una gradita ed inaspettata sorpresa. Racconta di luoghi ed eventi che mi toccano in maniera personale. La descrizione dei luoghi di cui avete letto innanzi, sembra delineare almeno una parte del tracciato del sentiero della mia vita vissuta in questa Valle.

Il caso ha voluto che, l’inizio del così detto “sentiero delle formichelle”, è proprio di fronte alla nostra casa di Novella, una delle frazioni del Comune di Tramonti. Non è soltanto un fatto di geografia, ma anche di memoria vissuta.

La Valle di Tramonti si distende in maniera davvero armonica dal valico di Chiunzi fino a Maiori, dando spazio e storia alle sue frazioni, borgate, poggi e villaggi che costituiscono un patrimonio unico al mondo. La famiglia di mia Madre proviene da Polvica.

Venni alla luce nella casa dei nonni situata nella piazza di questo villaggio che è la vera “capitale” del paese. Ho trascorso molte estati della mia fanciullezza insieme a mia Nonna nella frazione di Corsano. Con mia moglie abbiamo fatto di Novella il nostro favorito “spirit of the place” che è diventato un vero e proprio “genius loci”.

Quando mio Padre, dalla Valle del Sarno, negli anni trenta, arrivava con mezzi di fortuna a Pagani o Nocera, e si accingeva ad affrontare a piedi la scalata del monte Chiunzi, percorreva un sentiero, in parte ancora visibile oggi, che molte “formichelle” facevano in direzione opposta per portare non solo i limoni, ma anche altri prodotti agricoli a quei mercati.

Buone ragioni queste per essere stato coinvolto e avuto modo di apprezzare la lettura di questo libro scritto da una giovane autrice siciliana che di questi posti conosceva ben poco. Ho conosciuto molte donne “formichelle” che da Corsano, con il loro “cuofano” ripieno di frutti e verdure, collocato sul “ciuffo” legato con una fascia dalla fronte sulle spalle, partivano a piedi di prima mattina, prima del sorgere del sole, verso il Valico. Ore e ore a piedi, verso i mercati. Sarebbero ritornate a sera.

Dalla Valle di Tramonti alla Valle del Sarno. Mio Padre faceva il percorso inverso per incontrare la sua metà del cielo. Una valle, quella di Tramonti, allora brulicante di tante “formichelle”, così come oggi, a distanza di pochi decenni, brulica di auto e moto. Il libro di Alessia Castellini è un libro che vuole essere un romanzo, ma in effetti è un importante documento di vita vissuta. I temi principali trattati nel libro sono:

Resilienza femminile. La storia delle donne della Costiera Amalfitana, note come “formichelle”, che per secoli hanno percorso gli innumerevoli sentieri di cui è fatta questa Valle portando pesantissime ceste sulla schiena, dimostrando una forza e una resistenza incredibili. In fondo sono i sentieri della vita ad essere in gioco.

Legami di sangue e di terra. Il romanzo celebra la sorellanza ei legami familiari, mostrando come questi legami rimangono indissolubili anche quando sembrano spezzati.

Destino e memoria. La narrazione alterna tra passato e presente, esplorando i temi della memoria e del destino, come i segreti custoditi dal Sentiero delle Formichelle possono influire sulla vita delle moderne sorelle Ninfa e Alelì.

Tradizioni e cultura. Il libro celebra la cultura e le tradizioni della Costiera Amalfitana, popolata da donne instancabili e coraggiose, e invita a riscoprire le radici ea valorizzare le storie di chi ci ha preceduto.

Forza e amore. La storia delle sorelle Rachele e Nannina, che incarnano due approcci alla vita diametralmente opposti, è un esempio di come la forza e l’amore possono superare le difficoltà e le divisioni.

--

--

Antonio Gallo
Antonio Gallo

Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

No responses yet