L’arte di ridere di se stessi …

Antonio Gallo
6 min readOct 27, 2023

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Ho chiesto a Intelligenza Artificiale (AI) se i polli in questa immagine sono galli o galline. Ecco la sua risposta:

In base alle informazioni che mi hai fornito, i polli nella foto sono galli. I galli sono caratterizzati da una cresta e bargigli più grandi e rossi delle galline. Inoltre, i galli hanno un piumaggio più brillante e appariscente, con piume più lunghe e arcuate. Nella foto, tutti i polli hanno una cresta e bargigli grandi e rossi, e un piumaggio brillante e appariscente. Pertanto, è probabile che siano tutti galli. Ecco un elenco dei dettagli che mi hanno portato a questa conclusione:

Cresta e bargigli grandi e rossi
Piume lunghe e arcuate
Colore del piumaggio brillante e appariscente

Tuttavia, è importante notare che non è possibile determinare il sesso di un pollo con certezza solo in base all’aspetto. In alcuni casi, è possibile che una gallina abbia una cresta e bargigli grandi e rossi, o che un gallo abbia un piumaggio meno brillante e appariscente. Per una determinazione più accurata del sesso, sarebbe necessario eseguire un test genetico o un esame fisico.

Non c’è bisogno di alcun test genetico nè di un esame fisico. Io so di essere quello che sono e sono disposto anche a riderci su. Ridere di se stessi è un’abilità preziosa che può aiutarci a prendere la vita con leggerezza e affrontare situazioni imbarazzanti o difficili. Ecco alcuni consigli su come sviluppare la capacità di ridere di se stessi:

Accetta le tue imperfezioni: Nessuno è perfetto, e accettare i propri difetti e peculiarità è il primo passo per poter riderci su. Ricorda che tutti commettiamo errori e abbiamo aspetti di noi stessi che potremmo migliorare.

Prenditi meno sul serio: Impara a non prenderti troppo sul serio e a non considerare ogni piccola cosa come una tragedia. Riduci l’importanza che dai alle situazioni imbarazzanti o ai momenti in cui fai degli errori. Spesso, le cose che sembrano cruciali sul momento diventano irrilevanti nel lungo periodo.

Coltiva l’autoironia: L’autoironia consiste nell’essere in grado di ridere delle proprie debolezze, eccentricità e errori. Cerca di sviluppare uno sguardo critico su te stesso in modo leggero e giocoso. Quando fai un errore o ti trovi in una situazione imbarazzante, prova a trovare un lato comico o paradossale nella situazione.

Condividi le esperienze con gli altri: Condividere le tue esperienze imbarazzanti o i momenti in cui hai fatto degli errori con gli altri può aiutarti a sviluppare una prospettiva più ampia e a renderli meno imbarazzanti. Spesso scoprirai che gli altri hanno vissuto situazioni simili e potrete ridere insieme di queste situazioni.

Coltiva l’umorismo: Espandi la tua conoscenza dell’umorismo esponendoti a diverse forme di comicità. Leggi libri divertenti, guarda commedie, ascolta stand-up comedy o segui comici che siano bravi a ridere di se stessi. L’umorismo può aiutarti a sviluppare una prospettiva più leggera e flessibile sulla vita.

Sii gentile con te stesso: Mentre ridi di te stesso, ricorda di farlo con gentilezza e compassione. Non si tratta di denigrarsi o ferirsi, ma piuttosto di sviluppare una sana prospettiva su se stessi. Ridere di sé stessi dovrebbe essere un modo per sperimentare gioia e leggerezza, non per alimentare l’autocritica o il disprezzo.

Ricorda che ridere di se stessi richiede pratica e pazienza. Inizia con piccoli passi e sii aperto a ridere delle tue idiosincrasie e dei momenti in cui le cose non vanno come previsto. Con il tempo, svilupperai una prospettiva più positiva e un senso dell’umorismo che ti aiuterà a navigare attraverso le sfide della vita con maggiore leggerezza.

Ridere di se stessi può portare numerosi benefici alla tua vita e al tuo benessere emotivo. Ecco alcuni motivi per cui è importante sviluppare questa abilità:

Riduce lo stress: Ridere di se stessi aiuta a ridurre lo stress e la tensione emotiva. Quando riesci a prendere le situazioni con leggerezza e a sorridere dei tuoi errori o imperfezioni, diminuisci la pressione che metti su te stesso.

Favorisce la resilienza emotiva: Ridere di se stessi è un segno di resilienza emotiva. Ti permette di adattarti alle situazioni difficili e di affrontare le sfide con una mentalità più positiva. Quando sei in grado di riderci su, sei anche più incline a superare gli ostacoli e a imparare dalle esperienze negative.

Migliora le relazioni: L’autoironia può aiutarti a creare un’atmosfera di allegria e leggerezza nelle relazioni. Quando sei disposto a ridere di te stesso, gli altri percepiscono la tua apertura e umiltà, e questo può favorire la connessione e la simpatia reciproca.

Sviluppa l’umiltà: Ridere di sé stessi è un segno di umiltà e di capacità di mettersi in discussione. Ti permette di riconoscere che non sei perfetto e che hai ancora molto da imparare. Questo atteggiamento aperto e umile può favorire la crescita personale e il miglioramento continuo.

Favorisce la creatività: L’autoironia può stimolare la creatività e l’innovazione. Quando sei disposto a ridere delle tue idiosincrasie, sei più aperto a esplorare nuove idee e a pensare in modo non convenzionale. Questo può portare a nuove scoperte e a un maggiore senso di divertimento nel processo creativo.

Rende la vita più leggera: Ridere di se stessi può rendere la vita più leggera e divertente. Quando sei in grado di prendere le cose con un pizzico di umorismo, ti liberi dalla rigidità e dalla serietà e ti apri a un’esperienza di vita più gioiosa e spensierata.

Tieni presente che ridere di se stessi non significa ignorare o minimizzare le tue emozioni legittime. È importante riconoscere e affrontare le tue emozioni in modo sano. L’autoironia dovrebbe essere un modo per sviluppare una prospettiva più positiva e una maggiore flessibilità mentale, senza negare o reprimere i tuoi veri sentimenti.

Se le cose stanno così, ormai è chiaro che i polli non sono tutti uguali. Ce ne sono di ‘intelligenti’. L’allevamento intensivo può influenzare le capacità cognitive. Io non provengo da un allevamento del genere. Io sono unico …

(ANSA) — PADOVA, 26 OTT — Le varietà di polli da carne più comuni paiono indistinguibili, eppure una risulta essere meno “intelligente” dell’altra: il “Ross308” in particolare, selezionato per garantire una maggiore resa di carne, si dimostra più scarso ai test cognitivi.
E’ la conclusione a cui giunge uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova, che è stato pubblicato su “Poultry Science”.
Negli ultimi decenni, l’uomo ha effettuato una selezione intensiva nelle varietà di polli da carne — i cosiddetti ‘broiler’ — con l’obiettivo di ottenere tassi di crescita più rapidi, riducendo al minimo i costi di produzione, in particolare dell’alimentazione. La selezione intensiva, oltre che sugli aspetti fisici, potrebbe avere delle ripercussioni sul comportamento e sulle capacità cognitive degli animali.
Questo nuovo studio si è posto l’obiettivo di esplorare l’effetto della selezione su due varietà di pulcini domestici appena nati: l’”Hybro” e il “Ross308”, valutandone le abilità di comprensione di informazioni di tipo numerico. Tutti i pulcini hanno selezionato il quarto contenitore al di sopra della probabilità casuale; i pulcini Hybro hanno però ottenuto risultati significativamente migliori rispetto ai pulcini Ross308.
“Un precedente studio — sottolinea Rugani — ha messo in luce che i polli broiler hanno corpi più grandi ma cervelli più piccoli rispetto ai polli red junglefowl (una varietà non ibrida di pollo), differenza che potrebbe influire selettivamente sulle prestazioni in alcune abilità cognitive. Questi risultati aprono una finestra su un tema finora poco esplorato di come la selezione intensiva possa influenzare il comportamento e la cognizione. Comprenderne le capacità cognitive consente di apprezzarne le necessità e promuoverne al meglio il benessere anche in contesti di allevamento”.
Lo studio proseguirà per l’individuazione delle differenze cognitive e comportamentali tra varietà rustiche di pollo domestico, quali la gallina padovana, e gli ibridi selezionati per la produzione industriale. (ANSA).

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Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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