L’arte della politica, la politica come arte.

Antonio Gallo
4 min readMay 15, 2024

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Michelangelo Art Gallery

Questa è un’immagine che va contestualizzata secondo i classici canoni del “chi-cosa-quando-dove-perchè”. Nella sempre ricca ed aggiornata vetrina della Galleria d’Arte Michelangelo Orza, a Sarno, nell’antica Valle dei Sarrasti, sono apparse nei giorni scorsi alcune immagini che riproducono i volti, dipinti, di alcuni candidati alle prossime elezioni amministrative.

L’arte della politica, la politica come arte. Una buona occasione per dare il giusto titolo a questo post nel quale desidero informare chi ha la pazienza di leggermi su quello che penso per questo evento.

Di elezioni sia amministrative che provinciali, regionali e nazionali, un dinosauro come me che viaggia nel quinto ventennio, a cavallo tra due millenni, ne ho vissute parrecchie, forse troppe. Tutto mi sembra un “deja-vù”. E’ la storia che si ripete.

Non sarei corretto, se non dicessi che non è la prima volta che votiamo per elezioni europee. Lo abbiamo già fatto, ma credo che questa volta, questo voto europeo abbia un senso e un segno diversi.

Non so quanto ne siano consapevoli i cittadini sarnesi, tutti presi e coinvolti nelle solite tradizionali problematiche locali che continuano a condizionare la nostra vita di cittadini di una Città che continua ad essere in ricerca di una sua identità.

Se la politica è davvero un’arte, è necessario conoscere questa arte che si manifesta nelle sue molte facce. Non voglio qui ricordare a me stesso il pensiero devastante e ricorrente che spesso viene ripetuto che “la politica è fatta di sangue e m@@da”.

Desidero soltanto ricordare a me stesso il pensiero politico di un grande italiano il quale sostenne che la politica è un’attività autonoma con una morale propria, distinta dalla morale privata. Egli credeva che per mantenere lo Stato fossero necessarie virtù come la religione, le leggi e la milizia.

Machiavelli pensava che la politica dovesse aderire alla verità effettuale e emanciparsi dalla religione e dalla morale, consentendo all’uomo politico di agire anche senza scrupoli morali, se necessario, per il bene dello Stato.

Il suo pensiero politico si basava sull’idea che il fine giustifica i mezzi e che il governo debba garantire l’ordine civile e frenare l’individualismo. Fu frainteso, criticato, osteggiato, criminalizzato da sempre e comunque, il messaggio del Fiorentino anche oggi ha un suo, se pur relativo, valore.

Ci mancò poco che i suoi compatrioti non lo avessero preso e arso vivo al suo tempo, lo rifarebbero di certo oggi. La politica come arte? La politica è sicuramente un’arte, un’arte complessa e affascinante che richiede abilità, conoscenza e visione.

La politica è l’arte di governare, di guidare una nazione o una comunità verso obiettivi comuni. Richiede la capacità di prendere decisioni difficili, di mediare tra interessi diversi e di comunicare efficacemente con il popolo.

È un’arte che si basa sulla conoscenza delle leggi, della storia, dell’economia e della società, ma anche sull’intuizione e sulla creatività nel trovare soluzioni innovative ai problemi.

L’arte della persuasione. La politica è anche questa arte. I politici devono essere in grado di convincere gli elettori, i colleghi e gli avversari della bontà delle loro idee e delle loro azioni.

Ciò richiede abilità retoriche, capacità di ascolto e di empatia, nonché una profonda conoscenza del contesto storico, sociale e culturale in cui si opera. L’arte della negoziazione. I politici devono quasi sempre trovare compromessi, fare concessioni e trovare soluzioni di mediazione per raggiungere i loro obiettivi.

Questo intendeva il Fiorentino. Ciò richiede abilità diplomatiche, capacità di analisi e di sintesi, nonché una buona dose di pazienza e di perseveranza che devono anche diventare astuzia.

L’arte della visione. I grandi leader politici sono coloro che hanno una visione chiara del futuro, che sanno ispirare gli altri e che sono in grado di realizzare progetti ambiziosi, di lungo respiro.

Ciò richiede coraggio, determinazione e una profonda convinzione nelle proprie idee. Un’arte complessa e affascinante che richiede una combinazione di abilità, flessibilità e visione, basata sulla capacità di governare gestendo secondo criteri moderni. Per persuadere, negoziare e avere una visione è necessario avere passione.

Ho visto in video ed apprezzato con calma, l’intervento di una giovane donna, di cui non farò il nome. Un discorso che, anche se letto, mi è parso forte, impegnato, sincero come soltanto i giovani sanno fare quando decidono di scendere in campo.

A lei, e ai tanti giovani aspiranti politici locali, diversi sono stati nostri ex alunni, miei e di mia moglie, va il nostro sincero augurio. Non ripeto qui la definizione che ho dato prima della politica. Userò il motto latino “Per aspera ad astra”.

“Attraverso le asperità, sino alle stelle”, è un motto che esprime un concetto profondo e universale: il raggiungimento del successo e della realizzazione personale passa inevitabilmente attraverso prove, sfide e difficoltà.

Non esiste un sentiero facile e lineare verso i nostri traguardi. La vita è costellata di ostacoli, imprevisti e momenti di sconforto che mettono alla prova la nostra tenacia, il nostro coraggio e la nostra capacità di resilienza.

Proprio superando queste difficoltà che forgiamo il nostro carattere, acquisiamo esperienza e rafforziamo la nostra determinazione. Ogni ostacolo superato ci avvicina al raggiungimento dei nostri obiettivi, rendendo il successo ancora più significativo e gratificante.

“Per aspera ad astra” non è solo un’esortazione a perseverare di fronte alle avversità, ma anche un riconoscimento del valore intrinseco delle sfide. Sono proprio le difficoltà che ci permettono di crescere, di imparare e di scoprire le nostre potenzialità.

Affrontare le sfide con spirito combattivo e positivo ci permette di trasformare gli ostacoli in opportunità di crescita e di rafforzare la nostra fiducia in noi stessi.

Il motto “per aspera ad astra” è stato utilizzato in svariati contesti, da quello militare a quello sportivo, fino a diventare un simbolo di speranza e di ispirazione per chiunque si trovi ad affrontare momenti difficili.

In senso politico assume un valore sociale, viaggia verso il bene comune. Il Comune, quello in piazza Municipio a Sarno …

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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