L’arte della bibliomanzia

Antonio Gallo
4 min readOct 17, 2024

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Foto@angallo

La bibliomanzia, l’arte di trovare risposte aprendo casualmente un libro, è un’attività affascinante e introspettiva, ma richiede un approccio consapevole per ottenere il massimo beneficio. Con le biblioteche che mi ritrovo ad avere, ho solo l’imbarazzo della scelta. Non mi riferisco ai libri da consultare. Lo vedremo dopo. Qui si tratta, innanzitutto, di decidere a quale biblioteca desidero attingere, la fonte alla quale intendo dissetare la mia sete di sapere o divinazione.

Dalla biblioteca cartacea o da quella digitale? Non è affatto facile scegliere. Gli scaffali sono disseminati per tutta la casa, studio, soggiorno, corridoio. La mia signora distribuisce i suoi e anche i miei libri, dappertutto. Mobili e mobiletti, comodini e ripostigli, tiretti e scaffali, anche in bagno. Nei posti più impensabili puoi ritrovare un libro che hai perso di vista e che, inavvertitamente, hai ricomprato e lo ritrovi in forma di doppione.

Libri non miei o suoi, anche di nostro figlio il quale, per fortuna, ha messo in vita la sua biblioteca altrove. Per noi due, ci bastano quelli di casa, ma dobbiamo mettere in conto anche quelli che hanno trovato ampio spazio in mansarda o addirittura nella abbandonata libreria di mio Padre finita in garage. Tutta biblioteca cartacea che, comunque, si estende anche “fuori comune”. Continua, infatti, nella casa di Novella, in Costa d’Amalfi.

Ampia scelta, come potete vedere, impossibile fare bibliomanzia senza una opportuna programmazione. E’ la bibliomanzia cartacea. I problemi non sono di meno se intendo fare, invece, bibliomanzia digitale. Vi spiego cosa intendo. E’ più comodo e conveniente, forse, farla digitale, almeno non c’è bisogno di muovermi dalla sedia, poltrona o studio dove mi trovo? Devo soltanto decidere se intendo praticare la bibliomanzia dal pc, dal tablet o dallo smartphone.

L’importante è che ci sia una connessione a Internet. Dovrò soltanto decidere in quale direzione procedere. Scegliere la piattaforma sulla quale accedere ai miei libri, i quali, anche se cartacei, sono diventati digitali. Li ritrovo su Goodreads o su Librarything, su Anobi o Kindle. Biblioteche digitali a tutti gli effetti. Ma vediamo ora come praticare questa che è una vera e propria arte: bibliomanzia.

Bisogna innanzitutto sintonizzarsi con le proprie intenzioni. Formulare una domanda chiara. Prima di aprire il libro, defininire con precisione la domanda a cui cerchi una risposta. Più specifica è la domanda, più pertinente sarà la risposta che troverai. Creare un’atmosfera propizia. Trovare un luogo tranquillo e essere rilassati. Accendere una candela, bruciare un incenso o ascoltare della musica soft per favorire la concentrazione e l’apertura mentale.

Scegliere il libro giusto, uno che ti attiri in quel momento, senza troppe riflessioni. Potrebbe essere un romanzo, un libro di poesie, un saggio o qualsiasi altro testo che ti ispiri. Dai alla tua ricerca un significato personale. Considera il senso che quel libro ha per te. Potrebbe essere un regalo, un libro che hai letto in un momento importante della tua vita, o semplicemente un volume che ami particolarmente.

Apri il libro. Lascia che il caso decida. Non scegliere la pagina, ma lascia che la tua mano cada casualmente sul libro. Leggi più frasi. Una volta aperta la pagina, leggi alcune frasi intorno al punto in cui si è posato il dito. Il contesto può fornire ulteriori indizi per interpretare il messaggio. Lasciati guidare dalla tua intuizione. La bibliomanzia è un’arte interpretativa.

Non cercare un significato letterale, ma lascia che le parole risuonino dentro di te e ti suggeriscano delle connessioni. Sei in cerca di simboli e archetipi. I libri ne sono pieni. Cerca di capire come questi elementi possono relazionarsi alla tua domanda e alla tua situazione attuale. Rifletti. Prenditi del tempo per comprendere il significato del messaggio che hai ricevuto. Quali emozioni suscita in te? Quali nuove prospettive ti apre?

Tieni un diario. Una documentazione per il futuro. Scrivi la tua domanda, il libro scelto, la pagina e le frasi che hai letto. Questo ti permetterà di rileggere le tue interpretazioni in futuro e di notare eventuali pattern. Prevedi una evoluzione di quello che stai facendo. Nel tempo, potrai osservare come la tua capacità di interpretare i messaggi cambia e come la bibliomanzia ti aiuta a crescere.

Ricorda che la bibliomanzia è uno strumento, non una verità assoluta. Le risposte che otterrai sono suggerimenti e spunti di riflessione, non verità inconfutabili. Affidati alla tua intuizione. La parte più importante della bibliomanzia è la tua capacità di connetterti con il tuo intuito e di interpretare i segni che l’universo ti invia.

Divertiti! La bibliomanzia è un’esperienza creativa e intelligente. Non prenderla però troppo sul serio. Goditi il viaggio alla scoperta di te stesso. biblíon significa “libro”, mántis, “indovino”, “profeta”. Pertanto, “bibliomanzia” letteralmente significa “divinazione attraverso i libri”.

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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