La tipografia di Shakespeare e quella di mio Padre
Il 1623 segna un anno cruciale nella storia della letteratura con la pubblicazione del First Folio, una raccolta delle opere di William Shakespeare intitolata Mr. William Shakespeare’s Comedies, Histories, & Tragedies. Questa edizione, curata dai suoi amici e colleghi attori John Heminges e Henry Condell, raccoglie 36 opere del drammaturgo, di cui ben diciotto inedite fino a quel momento, tra i quali capolavori come Macbeth e La dodicesima notte.
Il First Folio è considerato uno dei libri più influenti della storia della letteratura inglese. Senza questa pubblicazione, molte delle opere di Shakespeare sarebbero andate perdute. È la fonte principale per circa venti delle sue opere, fornisce testi che non erano mai stati stampati prima. La pubblicazione avvenne sette anni dopo la morte di Shakespeare e rappresenta un tentativo significativo di preservare e diffondere il suo lavoro.
Per celebrare il 400° anniversario del First Folio, la nota rivista di libri inglese London Review of Books ha realizzato un video che documenta un audace tentativo di replicare i metodi di stampa dell’epoca. Invece di ristampare il Folio stesso, hanno scelto un articolo di Michael Dobson del 2001, intitolato “Una serie di mal di testa”, che descrive il complesso processo di produzione dei libri nel XVII secolo. Il designer e tipografo Nick Hand è stato coinvolto per ricreare l’inchiostro tipografico usato al tempo utilizzando galle frantumate da una quercia secolare e affrontare le sfide tecniche della stampa.
Questo progetto, in un certo qual modo, mi ha riportato alla mente la tipografia di mio Padre dove ho imparato a leggere e scrivere. Ogni lettera, ogni parola, ogni riga che facevano nascere la forma della pagina, mi hanno insegnato l’importanza della comunicazione, proprio come avveniva per le opere di Shakespeare. La cura e l’attenzione necessarie per stampare queste opere riflettono il valore intrinseco della letteratura e della sua preservazione nel tempo.
Il First Folio non è solo un’importante raccolta delle opere di Shakespeare, ma anche un simbolo della dedizione alla conservazione culturale che continua a ispirare generazioni di lettori e scrittori.
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