La terra (in)cognita di MEDIUM

Antonio Gallo
4 min read2 days ago
Foto “About art online”

Non tutti sanno “navigare” in maniera corretta. Non mi riferisco alla navigazione in mare, a stento so tenermi a galla in acqua. Mi riferisco alla navigazione in Rete, un mare sia “cognito” che “incognito”, ma sempre più grande e sconosciuto. Questo articolo ha per scopo dare alcuni consigli per godere al meglio dei vantaggi che offre una navigazione in Rete e conservare la memoria. In particolare, nel mio spazio su MEDIUM, impropriamente chiamato blog di angallo.

Premesso che in Rete tutto avviene e cambia velocemente, quello che vale oggi potrà non essere utile e valido appena domani. Chi decide di farsi “navigatore” deve conoscere i rischi ed i vantaggi a cui va incontro in questa forma tutta nuova di comunicare. La Rete è fatta da tanti piccoli “spazi” tenuti insieme non si sa bene come. Sarebbe troppo lungo parlarne. Ogni “pezzo” è un mondo a sé, vive per se stesso, nella misura in cui interagisce con gli altri che poi formano quella che noi chiamiamo Internet.

Questi “spazi” aumentano continuamente, crescono a dismisura, si fondono e si confondono, perdendosi e ritrovandosi, scomparendo e ritornando, in uno spazio che non ha tempo, in un tempo senza spazio. Ma sono tutti lì, come in attesa. Sono molti anni ormai che navigo in questa “terra (in)cognita” Starei per dire con Leopardi che è sempre più “dolce naufragare in questo mare”. Lo fanno in molti, senza

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.