La tempesta su Dresda & Il mattatoio 5

Antonio Gallo
2 min readFeb 12, 2022

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Il Libro

Alle 21:51 di martedì 13 febbraio 1945, le sirene antiaeree di Dresda suonarono come molte volte durante la seconda guerra mondiale. Ma questa volta era diverso. La mattina successiva, più di 4.500 tonnellate di esplosivi ad alto potenziale e ordigni incendiari vennero sganciate sulla città non protetta.Almeno 25.000 abitanti morirono nella terribile tempesta di fuoco e tredici miglia quadrate del centro storico della città, comprese quantità incalcolabili di tesori e opere d’arte, andarono in rovina. In questo ritratto della città, della sua gente e della sua distruzione ancora controversa, Frederick Taylor ha attinto ad archivi e fonti accessibili solo dalla caduta del regime della Germania orientale e ha parlato con l’equipaggio alleato e i sopravvissuti, da membri dell’esercito tedesco servizi e profughi in fuga dall’avanzata russa verso i comuni cittadini di Dresda

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Nella notte del 13 febbraio 1945 circa tremila tonnellate di bombe, per lo più incendiarie, furono scaricate sulla città artistica di Dresda, priva di industrie e strutture militari, e per questo gremita di profughi e prigionieri di guerra. Tra i pochi sopravvissuti c’era lo scrittore Kurt Vonnegut, che dalla sua esperienza in questo enorme crimine di guerra trarrà ispirazione per il romanzo Il Mattatoio n.5. Per vent’anni ha cercato di trasformare l’esperienza in finzione. “Sono tornato a casa nel 1945, ho iniziato a scriverne, e ne ho scritto, ne ho scritto e ne ho scritto!”, prima di arrivare alla forma confusa e frammentata di Slaughterhouse-Five, un romanzo che, nel suo viaggio nel tempo ritorna inesorabilmente all’inspiegabile carneficina di quei giorni, riecheggiata nella vita di un prigioniero americano che sa che “Io, Billy Pilgrim, morirò, sarò morto e morirò sempre il 13 febbraio 1976” l’anniversario del bombardamento.

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Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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