La “sostenibile pesantezza” delle parole della Scienza
Nella scienza, l’uso preciso e accurato del linguaggio è essenziale per trasmettere chiaramente idee e scoperte.
Ciò è particolarmente importante nella scrittura scientifica, dove i significati delle parole e dei termini devono essere chiaramente definiti per evitare fraintendimenti e facilitare la comunicazione con altri scienziati.
Se per l’autore di quel noto libro scritto da Milan Kundera, l’“essere”, ha una “insostenibile leggerezza”, per la scienza, le parole hanno una “pesantezza” giustamente sostenibile.
Uno dei motivi principali dell’importanza delle parole nella scienza è che i concetti scientifici sono spesso complessi e astratti.
Per trasmettere con precisione questi concetti è necessario utilizzare un linguaggio preciso e specifico per evitare confusione e incomprensioni.
Un altro motivo è che le teorie e le scoperte scientifiche sono spesso basate su prove che devono essere state accuratamente raccolte e analizzate.
Per valutare la validità di queste teorie e scoperte, è necessario utilizzare un lavoro corretto e preciso, in modo che altri possano comprendere le prove e riprodurre i risultati.
L’impiego di un lavoro, come di un linguaggio chiaro ed accurato, è essenziale perché consente agli scienziati di comunicare le proprie idee e scoperte ad altri, inclusi altri scienziati, responsabili politici e il pubblico in generale.
Utilizzando un linguaggio chiaro e di facile comprensione, gli scienziati possono aiutare a garantire che il loro lavoro sia ampiamente compreso e possa avere un impatto più ampio.
Il libro rappresenta un’opportunità per clinici, ricercatori e divulgatori e ambisce a metterli nelle condizioni di affrontare più agevolmente il quotidiano impegno all’aggiornamento scientifico. In questo testo sono raccolti tutti i lemmi di più frequente utilizzo nelle pubblicazioni scientifiche, con un breve approfondimento supportato da evidenze di letteratura.
Words of Science vuole essere uno strumento fruibile e di rapida consultazione per una più attinente comprensione terminologica, affinchè ciascuno possa essere nelle condizioni di valutare criticamente qualsiasi manoscritto. Il libro, inoltre, offre interessanti approfondimenti su strumenti di intelligenza artificiale per certi versi ancora poco noti ma di incredibile utilità, al fine di migliorare i testi, minimizzare i rischi di plagio e ottimizzare i tempi.
Words of Science è una pubblicazione utile per chiunque voglia strutturare in modo sistematico e attento un lavoro scientifico, grazie sopratutto a una modalità di consultazione rapida e intuitiva. Nel mondo delle comunicazioni “brevi” imposte dai social media, il modo migliore per divulgare, disseminare e promuovere la Scienza deve necessariamente essere basato su un’accurata scelta e comprensione delle parole. Le Parole della Scienza.
Questa è la presentazione editoriale del libro edito da Springer Healthcare Education, firmato da Alessandro Gallo, Direttore Generale di Springer Italia, co-firmatari Filippo Polcaro, Editorial Project Manager, da Fabrizio Gervasoni, Direttore Responsabile di “Medici Oggi”, Medico Fisiatra, con una introduzione di Alberto Enrico Maraolo, U.O.C. Malattie Infettive Ospedale Cotugno, Napoli.
Springer Healthcare è un’azienda multinazionale attiva nel settore delle comunicazioni e della formazione in campo medico, specializzata nello sviluppo di contenuti innovativi e soluzioni per la comunicazione che includono divulgazioni scientifiche, educazione in campo medico, programmi di marketing promozionale, materiali informativi per i clinici e i pazienti, servizi di informazione medica indipendente e formazione per il reparto vendite nel settore Pharma.
Il libro è articolato su cinque capitoli e tratta delle tipologie di pubblicazioni scientifiche e struttura tipica di un articolo scientifico; di riviste mediche e del processo di pubblicazione; di ricerche bibliografiche, database citazionali e indicatori bibliometrici; di autori e servizi/tool ad essi dedicati, associazioni e organizzazioni. Un utile indice alfabetico degli argomenti trattati mi offre la possibilità apprezzare l’importanza del lavoro pubblicato.
Posseggo soltanto una minima preparazione linguistica di natura umanistica. Posso dire, comunque, che nel libro c’è un quanto mai ricco lessico di natura squisitamente anglosassone.
Abbondano anche le situazioni di studio e di ricerca, sia multimediale che di natura internazionalizzata e digitale. Diverse sono, pertanto, le categorie che regolano e condizionano le scelte linguistiche toccate da questo importante studio.
Si possono riconoscere quattro categorie così come le ho ritrovate sistemate dalla Enciclopedia TRECCANI quando si occupa del tipo di lingua che si deve impiegare se si lavora con la Scienza.
Le scelte linguistiche coinvolte, che presiedono alla stesura di testi scientifici, a loro parere, sono: precisione, concatenazione, condensazione, deagentivizzazione. Non mi addentro nella discussione e rimando il lettore al link che ho evidenziato.
Mi preme, però, a questo proposito, segnalare la conclusione alla quale arrivano gli estensori della voce della prestigiosa Enciclopedia quando mettono in evidenza la difficoltà in Italia di questo tipo di ricerca e di studi scientifici.
La ragione è dovuta, forse, ad un problema di divulgazione. Sembra, infatti, far fatica ad affermarsi un modello di lingua capace di divulgare tra il parlante medio le conoscenze scientifiche.
In Italia, forse, per l’assenza di una sufficientemente lunga tradizione di divulgazione, fa fatica ad affermarsi un modello di lingua capace di divulgare tra il parlante medio le conoscenze scientifiche.
Tullio De Mauro ha dovuto dedicare un capitolo al tema “L’italiano è una lingua inadatta alla divulgazione?”, per argomentare che anche in italiano si può fare divulgazione scientifica.
Il risultato è che, nonostante l’aumentato impegno di diffusione delle conoscenze specialistiche, le barriere linguistiche derivanti dalle ineliminabili diversità fra linguaggio scientifico e lingua comune sono ancora ben lontane dall’essere abbattute.
Così come è lontana dal seguire l’esempio di quei paesi nei quali la didattica dei linguaggi specialistici ha permesso a molti cittadini di avvicinarsi alla cultura scientifica.
Sono conclusioni che, se da una parte segnalano la “pesantezza” delle parole usate nella Scienza alla quale mi sono riferito all’inizio, dall’altra affermano l’importanza di un libro come questo.
Le parole hanno un “peso” che deve essere “sostenibile”, perchè devono essere creatrici di modelli condivisibili per il bene comune.