La “saggezza e la ruota del tempo” di Tommaso Gaudiosi

Antonio Gallo
3 min readSep 28, 2024

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Questo poeta meridionale nacque a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, ed ebbe una certa fama nell’elitario ambiente letterario napoletano per avere scritto una tragedia dal tema molto ambizioso: “La Sofia ovvero l’Innocenza ferita”. Tommaso Gaudiosi fu un poeta essenzialmente lirico, dalla ricca produzione. Nel 1671 apparve una edizione di tutte le sue poesie divisa in sette parti e intitolata “L’Arpa poetica”.

La poesia di Tommaso Gaudiosi ruota attorno al contrasto tra l’aspirazione umana alla conoscenza e il passare inesorabile del tempo. L’autore, attraverso l’immagine di un uomo che si dedica allo studio con passione e dedizione, ci presenta una riflessione profonda sulla natura della saggezza e sulla sua fragilità di fronte alla finitezza dell’esistenza.

Il poeta ci descrive un uomo che, spinto da un’insaziabile sete di sapere, si dedica allo studio assiduo di testi classici e contemporanei. La sua figura è quella del tipico intellettuale rinascimentale, che cerca nella cultura la chiave per comprendere il mondo e se stesso. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, il protagonista si rende conto dell’inutilità della sua ricerca di fronte alla forza inarrestabile del tempo.

L’immagine della “ruota irrevocabile degli anni” è una metafora potente che sottolinea la caducità della vita umana. Il tempo, come una ruota che gira inesorabilmente, porta con sé il cambiamento e l’inevitabile declino. Nonostante l’uomo possa accumulare conoscenza e saggezza, la morte rappresenta un limite invalicabile.

Il poeta esprime un profondo senso di delusione di fronte alla vanità dei suoi sforzi. La natura, con la sua “infedeltà”, sembra prendersi gioco delle aspirazioni umane. Tuttavia, nel finale della poesia, si avverte una nota di rassegnazione e accettazione. Il protagonista, consapevole della sua condizione di mortale, si arrende all’ineluttabilità del destino.

Lo stile di Gaudiosi è caratterizzato da un’eleganza formale e da una ricchezza di immagini. Il linguaggio, ricercato e aulico, è tipico della poesia barocca. Le figure retoriche, come le metafore e le antitesi, contribuiscono a rendere la poesia più suggestiva ed efficace.

La poesia può essere letta come una riflessione sulla vanità della conoscenza umana, che non può arrestare il corso del tempo e non può garantire la felicità. Si propone come una meditazione sulla condizione umana, caratterizzata dalla fragilità e dalla finitezza. Il contrasto tra la saggezza, intesa come qualcosa di eterno e immutabile, e il tempo, che tutto consuma, è un tema ricorrente nella letteratura di ogni epoca.

Il Marinismo è una corrente letteraria barocca, caratterizzata da un linguaggio particolarmente ricercato, ricco di metafore, similitudini e altre figure retoriche. I poeti marinisti, tra cui Gaudiosi, erano affascinati dalla bellezza formale e sonora delle parole, e spesso utilizzavano un lessico aulico e raffinato.

Perché definire Gaudiosi un poeta marinista? Come molti altri marinisti, Gaudiosi era particolarmente attento alla forma del verso e alla musicalità del linguaggio. Uso abbondante di figure retoriche. La sua poesia è ricca di metafore, similitudini, antitesi e altri artifici retorici che servono a rendere i versi più suggestivi e raffinati. Temi ricorrenti furono la vanità delle cose terrene, il passare del tempo e la condizione umana sono temi molto cari ai poeti marinisti, e ritroviamo questi stessi temi anche nell’opera di Gaudiosi. La poesia “La saggezza e la ruota del tempo” è un ottimo esempio di Marinismo:

Sotto rigida sferza, or nell’algente
rigor del verno or nell’arsure estive,
su le carte latine e su l’argive
s’affanna un uom per coltivar la mente.
E dal sol che tramonta al sol nascente,
or filosofa e legge, or detta e scrive;
abbandona talor le patrie rive
per veder nove cose e nova gente.
Ma, fatto saggio, ove di coglier spera
il frutto alfin de’ suoi sudati affanni,
vede del giorno suo subita sera.
O natura infedel, come m’inganni!
Più dell’ingegno uman vola leggiera
la ruota irrevocabile degli anni.

Tommaso Gaudiosi

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.