“La mia ombra sull’onda del tempo …”

Antonio Gallo
2 min readJun 15, 2021

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L’ho scritto sulla mia pagina di FB, il luogo dove scorre la quotidianità liquida del mondo social. Il pensiero mi è venuto in inglese: “My shadow on the wave of time” … “la mia ombra sull’onda del tempo” … Mi sono ricordato di questo sonetto di Shakespeare, il 123, che qui riproduco nella nuova, moderna traduzione di Lucia Folena, nella edizione appena uscita di Einaudi.

Il Libro

No, non vantarti, Tempo, di cambiarmi! Le rinate piramidi possenti non mi sembrano nuove, né speciali, ma varianti di cose già vedute. ​Breve è la vita, e perciò ci stupiscono quelle anticaglie che tu ci rifili: le pensiamo create per piacerci quando invece se n’era già parlato. ​Io ti sfido e contesto i tuoi registri, da presente e passato non sorpreso; mente il tuo annale e quello che si vede ingrandito o ridotto dal tuo correre. Giuro che eternamente, nonostante te e la tua falce rimarrò lo stesso.

No, Time, thou shalt not boast that I do change! Thy pyramids built up with newer might To me are nothing novel, nothing strange; They are but dressings of a former sight. Our dates are brief, and therefore we admire What thou dost foist upon us that is old, And rather make them born to our desire Than think that we before have heard them told. Thy registers and thee I both defy, Not wondering at the present nor the past; For thy records and what we see doth lie, Made more or less by thy continual haste. ​This I do vow, and this shall ever be: ​I will be true, despite thy scythe and thee.

Caro Shakespeare, mi dispiace, ma non sono d’accordo con te. Tutto scorre e tutto cambia e noi cambiamo col tempo. In quel castello fittizio, in fondo a quella spiaggia, non resta altro che la memoria, il ricordo di te e di quello che in quel tempo si consumò. Le onde di questo mare, è vero, sembrano le stesse, ma non lo sono. Lo sapeva bene Eraclito, non ci si bagna mai nelle stesse acque, siano esse del mare o del fiume. Il resto è soltanto memoria …

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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