La lezione della farfalla …

Antonio Gallo
7 min readJun 30, 2021
La mia collezione di farfalle

La farfalla è senza dubbio l’essere vivente più straordinario che esista al mondo. Badate bene, non ho detto “l’animale più straordinario”, e qui intendo spiegarvi il perché. Le farfalle hanno ispirato poeti e pittori, scrittori e musicisti, fanno impazzire di gioia bambini quando le inseguono per prenderle con la rete, oppure gli adulti quando, forniti di tele e pennelli, cercano di ritrarle in volo su campi dorati, oppure armati di binocoli e macchine fotografiche cercano di fermarne il volo ed i sospiri.

Io stesso posseggo da diversi anni una ricca collezione di veri esemplari di tutto il mondo, con un’ampio corredo documentaristico e bibliografico. La potete vedere nella foto di questo post. Ricordo che anni fa, in una ‘Summer School’ inglese, tra i tanti corsi che avevano in offerta ce n’era uno che aveva per titolo “Butterflies watching”. I partecipanti al corso dovevano dotarsi oltre che di carta, penna e colori, anche di un binocolo per fare le osservazioni di rito durante le uscite. In effetti, gran parte del tempo era ‘outdoor’ visitando i vari ‘habitat’ dove le farfalle vivono.

Ma la farfalla sembra difendere il suo mistero. La stessa etimologia della parola non è conosciuta e sfugge agli esperti. La proposta più accettabile potrebbe essere quella di Migliorini-Duro: “Voce onomatopeica, che col suono vuole rendere l’immagine del batter d’ali della farfalla”. Meno probabile la proposta del DEI: “Contaminazione del greco ‘phálle tarma’, ‘falena’, farfallina che si aggira intorno al lume, col latino ‘papiliō, -ŏnis’. Assolutamente fantastica l’ipotesi di Devoto: “Farfalla è termine che risulta da complessi incroci di parole.”

Il primo passo è l’incrocio del lat. ‘papilio -onis’ con ‘palpitare’ sotto l’influenza del battito (delle ali) da cui nasce un tipo *papilla. Il secondo passo è dato da ‘falena’ (greco phálaina) che incontra il lat. ‘farfăra’, nome di una pianta lunga e mobile (tanto che è soprannominata ‘coda di cavallo’), da cui nasce un tipo *farfăla. Dall’incrocio di *farfala e *papilla è nato allora farfalla”. Infine, non pare molto più probabile la proposta di M. Negri di una derivazione dall’arabo. Sia quello che sia “una farfalla è una farfalla è una farfalla è una farfalla”, proprio come la “rosa” di Gertrude Stein. Così si esprime Herman Hesse in “Farfalle”, un libro tanto gentile quanto prezioso:

“Bisogna essere ciechi o estremamente aridi se alla vista delle farfalle non si prova una gioia, un frammento di fanciullesco incanto, un brivido dello stupore goethiano. E certo ve ne sono buoni motivi. La farfalla, infatti, è un qualcosa di particolare, non è un animale come gli altri, in fondo non è propriamente un animale ma solamente l’ultima, piú elevata, piú festosa e insieme vitalmente importante essenza di un animale. È la forma festosa, nuziale, insieme creativa e caduca di quell’animale che prima era giacente crisalide e, ancor prima che crisalide, affamato bruco. La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire, e per questo è avvolta in un abito mirabile, con ali che sono molte volte piú grandi del suo corpo ed esprimono, nel taglio come nei colori, nelle scaglie e nella peluria, in un linguaggio estremamente vario e raffinato, il mistero del suo esistere, solo per vivere piú intensamente, per attirare con piú magia e seduzione l’altro sesso, per incamminarsi piú splendente verso la festa della procreazione. Tale significato della farfalla e della sua magnificenza è stato avvertito in tutti i tempi e da tutti i popoli, è una rivelazione semplice ed evidente. E ancora piú è divenuta, da festoso amante e splendente metamorfo, un emblema sia dell’effimero come di ciò che dura in eterno, e già in tempi antichi fu per l’uomo paragone e simbolo dell’anima.”

Un giorno, oltre un paio di millenni fa, il filosofo cinese Chuang-tzu si vide, in sogno, come una farfalla. Era una farfalla che volteggiava liberamente, e si divertiva molto. Non sapeva di essere Chuang-tzu. All’improvviso cominciò a percepire altre sensazioni, e si sentì di nuovo Chuang-tzu. Tuttavia, non sapeva se era Chuang-tzu che si era visto in sogno come una farfalla, o se era la farfalla che si era vista come Chuang-tzu. Ecco il testo della poesia in lingua inglese che scrisse un famoso poeta sull’episodio. Fa seguito la versione in italiano:

Chuang Tzu And The Butterfly/Chuang Tzu in dream became a butterfly,/And the butterfly became Chuang Tzu at waking./Which was the real — the butterfly or the man ?

Who can tell the end of the endless changes of things?/The water that flows into the depth of the distant sea/Returns anon to the shallows of a transparent stream.

The man, raising melons outside the green gate of the city,/Was once the Prince of the East Hill./So must rank and riches vanish./You know it, still you toil and toil, what for?

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Chuang Tzu e la Farfalla/Chuang Tzu in sogno divenne una farfalla,/E la farfalla divenne Chuang Tzu al risveglio./Chi era vero? la farfalla o l’uomo?/Chi può dire la fine dell’interminabile mutamento delle cose?

L’acqua che scorre nel profondo del lontano mare/Ritorna diversa sulla superficie trasparente del ruscello./L’uomo che vende i meloni fuori al cancello verde della città,/Era un tempo il principe della collina d’oriente./Così finiscono ricchezze e status./Tutti lo sappiamo e tu che leggi continui a faticare, a che scopo?

La scelta poetica della farfalla nella poesia di Li Po non è casuale. Infiniti infatti sono i simboli attribuibili ad essa: le anime dei defunti antenati che vagano in libertà. La crisalide è l’anima chiusa nel corpo e quando diventa adulta è simbolo di libertà dell’anima sulla morte. Il passaggio da crisalide a farfalla simboleggia la trasformazione. Il mutamento del baco in crisalide e poi farfalla è la maggiore trasformazione che possa avere luogo nel mondo animale.

Non solo trasformazione fisica ma anche di personalità e di pensiero. Gli antichi Greci identificavano il continuo svolazzare di fiore in fiore da parte di queste farfalle alle inarrestabili mutazioni e continui turbamenti della mente umana. Non a caso la parola greca per farfalla è “psiche” da cui discende la parola “psicologia”. Nel mondo moderno il simbolo della farfalla sta per libertà, gioia, purezza e natura. Ecco alcune importanti caratteristiche così come le elenca il WWF:

ALI A SCAGLIE. Le farfalle, intese come quelle diurne, appartengono ai Lepidotteri (farfalle e falene), un ordine di insetti con più di 250.000 specie al mondo, secondo gruppo più numeroso degli inetti, dopo i coleotteri. Le farfalle sono soltanto una piccola parte dei Lepidotteri, appena il 5%. Il termine Lepidotteri significa «ali a scaglie». Sono proprio le minuscole scaglie a dare colori e disegni alla livrea delle farfalle. Senza scaglie, le ali sono trasparenti.

PICCOLA MA BEN DIFESA! Le farfalle sembrano essere prede facili. Hanno invece ottimi sistemi di difesa. Alcune specie, per esempio il monarca, hanno un sapore disgustoso per eventuali predatori, altre somigliano a calabroni. Ci sono poi farfalle che hanno particolari disegni (come occhi sulle ali e appendici caudali che sembrano antenne) che inducono i predatori a mordere parti del corpo senza che il morso risulti letale. Specie che hanno colori vistosi in volo, possono mimetizzarsi perfettamente al momento di posarsi. Bruchi emanano spesso un odore sgradevole e i peli di alcuni producono sostanze urticanti che possono provocare bruciore e irritazione sulla pelle dell’uomo.

GUSTI PARTICOLARI. I bruchi hanno bisogno di una pianta ospite per alimentarsi. E questa diventa fondamentale per la loro sopravvivenza. Tanto che alcuni nomi di farfalla prendono proprio origine dalla pianta alimentare. Per esempio la vanessa dell’ortica, la vanessa del cardo, la cavolaia o la ninfa del corbezzolo. Ma anche la vanessa io e l’atalanta hanno come pianta ospite l’ortica, mentre la cedronella e la cleopatra si cibano delle foglie di alaterno.

CICLO DI VITA MISTERIOSO. L’affascinante ciclo della vita delle farfalle (la metamorfosi completa e cioè il passaggio dalle fase di uovo a quella di larva o bruco a quella di pupa o crisalide fino allo stato adulto) viene utilizzato in molti paesi per insegnare i segreti della natura.

FARFALLE DI CULTURA. Ci sono molti riferimenti alle farfalle in letteratura, dalla Bibbia a Shakespeare alla letteratura contemporanea, e nella poesia e nei testi delle canzoni. Le farfalle sono anche tra gli animali più rappresentati nell’arte.

LA PAGINA DEI FAN. Molti sono gli appassionati di farfalle nel mondo. Nel Regno Unito, più di 10.000 persone si dedicano a documentare la presenza di farfalle. Ci sono 850 siti che vengono monitorati ogni settimana. Migliaia di persone viaggiano ogni anno per andare ad osservare le farfalle. Si organizzano eco-tour che toccano i paesi europei e anche note mete nel mondo, come la Valle delle Farfalle in Rhodesia o i Santuari della Monarca in Messico.

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Il Libro

L’articolo che avete letto qui sopra l’ho scritto diversi anni fa sul mio blog di Google. Me lo sono riletto e l’ho riproposto dopo di avere letto il libro che vedete qui accanto. Ci è caduto addosso il mondo in questi ultimi mesi, quasi due anni di pandemia, un evento per il quale questi due scrittori Daniel Lumera e Immaculata De Vivo hanno creato un bellissimo libro contenente “sette consapevolezze per rigenerarsi e scoprire un nuovo benessere”. Senza dubbio, un libro impregnato di molto ottimismo e sopratutto di speranza e volontà di sopravvivere, rigenerandosi alla maniera della farfalla.

In quattrocento pagine, diviso in quattro sezioni, i due scienziati partono dall’IO al NOi, esplorando un nuovo mondo, in cerca di un nuovo equilibrio ambientale e sociale per trovare le chiavi del cambiamento. Il confronto più forte ed impegnativo è quello con la “morte”, considerata una “maestra” dai sette insegnamenti. Devo dire che i due autori ce l’hanno messa tutta per portare il lettore a trovare una soluzione ai tanti problemi che un evento come questa pandemia ha arrecato alla intera comunità umana.

Il materiale prodotto è quanto mai abbondante, ricco di ricerche, aiuti e consigli utili al necessario cambiamento. Un cambiamento che deve essere mutazione, trasformazione e ricerca di una nuova e diversa identità. Non so quanti lettori sapranno far fronte a questa ricca e variegata mole di notizie ed informazioni su quello che è successo, sulla condizione attuale in cui l’umanità si è venuta a trovare e le future prospettive che ci aspettano. Consapevolezza significa soprtatutto “sapere con” se stessi e con gli altri, dall’io al noi e viceversa.

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.