La biblioteca di Babele …

Antonio Gallo
2 min readApr 27, 2023

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Sulla prima pagina della mia libreria su Librarything ogni giorno appare una lunga lista di chi è nato e chi è morto passando da una vita terrena fatta di scritture e letture ad una fatta di infinito divenire come nella biblioteca di Babele di Borges.

La Biblioteca di Babele. La storia di un universo onirico che prende la forma di una gigantesca, certamente infinita, Biblioteca. Articolata in innumerevoli stanze esagonali, sviluppata in orizzontale e in verticale, la Biblioteca appare quasi come un labirinto, per la ripetitività di tutte le sue stanze.

Il narratore ci racconta che ogni sala contiene un preciso numero di libri, tutti delle stesse pagine, tutte contenenti lo stesso numero di segni grafici. Gli scaffali della Biblioteca contengono tutti i libri possibili: tutte le innumerevoli combinazioni di segni grafici possibili. In altre parole, la Biblioteca contiene qualsiasi cosa.

Anche se, per la maggior parte, le parole che si leggono nelle pagine sono incomprensibili, delle semplici serie di caratteri privi di alcun significato nelle lingue conosciute. Il racconto della Biblioteca di Babele di Borges ha ispirato numerose interpretazioni e analisi, e continua ad essere discusso e studiato in vari campi, tra cui la letteratura, la filosofia, la teoria dell’informazione e la matematica.

In particolare, il racconto ha suscitato interesse per la sua rappresentazione di un universo di informazioni infinito e per la sua riflessione sui limiti della conoscenza umana. Borges suggerisce che, nonostante la vastità della biblioteca, molte delle informazioni in essa contenute sono inutili o ripetitive, e che la maggior parte dei libri sono scritti in lingue sconosciute o in codici indecifrabili.

Questa rappresentazione della conoscenza come infinita ma limitata, e della sua natura come una serie di combinazioni di simboli di base, ha suscitato interesse nella teoria dell’informazione e nella matematica delle combinazioni. Inoltre, il racconto ha ispirato riflessioni sulla natura dell’arte e della creatività, e sulla relazione tra la creatività e la ripetizione.

Il tema della ricerca della verità assoluta e della futilità della ricerca della conoscenza è anche presente in molti altri lavori di Borges, come “La Mappa” e “Il giardino dei sentieri che si biforcano”. In questi racconti, Borges suggerisce che la ricerca della verità e della conoscenza è intrinsecamente fallace, poiché le nostre percezioni del mondo sono sempre limitate e soggettive.

In generale, il racconto della Biblioteca di Babele è stato ampiamente apprezzato per la sua capacità di suscitare riflessioni e discussioni su una vasta gamma di temi, e continua ad essere considerato uno dei lavori più influenti e iconici della letteratura del XX secolo.

Con l’avvento della Rete e di Internet le cose sono cambiate e di molto. Ma questo è un altro discorso che affronterò un’altra volta.

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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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