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Immensità & Infinito
Quando il poeta italiano Giuseppe Ungaretti scrisse il celebre verso “m’illumino d’immenso”, intendeva esprimere un’esperienza di illuminazione interiore e di connessione profonda con l’universo. Questo verso fa parte della poesia intitolata “Mattina” (che significa “mattina”), pubblicata per la prima volta nel 1919 nella raccolta “Il porto sepolto”.
“M’illumino d’immenso” può essere interpretato come un’espressione di meraviglia e stupore di fronte alla grandezza dell’universo e alla sua bellezza. Il poeta si apre alla vastità dell’esistenza e si sente illuminato da essa, come se fosse pervaso da una luce interiore che proviene dall’infinito. Il verso suggerisce anche una sorta di fusione tra l’individuo e l’universo, un’esperienza di unità e di superamento dei confini personali.
La poesia di Ungaretti è spesso caratterizzata da un…