Il giorno in cui tagliarono la testa alla donna che voleva la donna libera ed eguale agli uomini
Contrariamente a quanto si pensa le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nella storia civile e culturale di tutti i paesi. Eppure, qui da noi, soltanto nel 1946, le donne conquistarono il loro diritto di voto. Oggi, a distanza di poco più di mezzo secolo, una giovane donna è diventata Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia.
La recente ristampa di questo libro ricorda che anche durante i sanguinosi giorni della Rivoluzione francese del 1789, le donne fecero sentire la loro presenza, in questo caso in maniera davvero drammatica.
E’ vero, hanno ricevuto pochissimi riconoscimenti storici per i loro contributi. Le loro numerose rivendicazioni e le sincere proteste avanzate dalle donne in quel tempo furono represse, i club femminili furono banditi e Olympe de Gouges, una delle principali sostenitrici del tempo dei diritti delle donne, fu messa a tacere.
Olympe è rimasta una figura oscura. Questo libro è la prima biografia di una donna straordinaria. Dopo aver pubblicato coraggiosamente la sua “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadinanza” nel 1791, de Gouges fu mandata alla ghigliottina per aver avuto il coraggio di salire sulla tribuna in favore delle donne.
A differenza di molte altre figure storiche che hanno catturato l’attenzione dei posteri, de Gouges, pur avendo ricevuto simpatie storiche, non ha avuto nessuna vera attenzione riferita al suo essere donna.
Invece di considerare le sue colleghe come vittime eterne del loro essere “femmine”, capì che, in qualche misura, esse stesse erano responsabili delle loro disgrazie. Se si fossero unite e si fossero impegnate a cambiare la propria immagine, avrebbero potuto diventare grandi e svolgere un ruolo ben diverso nelle pieghe della storia.
De Gouges sostenne l’avvento di una nuova donna che avrebbe ben volentieri rinunziato a favorire soltanto i notturni piaceri degli uomini. Olympe de Gouges merita giustamente il titolo di anticipatrice, profeta ed eroina. Questa biografia le rende omaggio. Sarà di interesse per gli studenti della Rivoluzione francese, degli studi sulle donne e della biografia.
Accadde il 3 novembre del 1793. La citazione per la quale Olympe de Gouges è meglio ricordata: “Le donne hanno il diritto di salire sul patibolo; devono anche avere il diritto di salire sulla piattaforma dell’oratore”, si dimostrò davvero profetica in maniera tragica.
Da figlia di un macellaio di una piccola città, de Gauges si era trasformata in una ricca e sofisticata frequentatrice della bella società francese del tempo, era diventata una scrittrice, una drammaturga ed un’attivista politica parigina. Aveva concluso con quella frase il suo saggio sulla sua “Dichiarazione dei diritti delle donne”.
Con acuta ironia denunciò l’assenza di donne nella dottrina dell’uguaglianza universale della Rivoluzione francese, la famosa “Dichiarazione dei diritti dell’uomo”.
Ma in questo giorno, per le sue ostinate proteste pubbliche contro i radicali che avevano preso il controllo della rivoluzione, fu ghigliottinata dai giacobini. La ridicolizzarono come esempio di ciò che potrebbe accadere se le donne trascuravano i loro doveri domestici dati ad esse dalla natura. Era il 3 Novembre dell’anno 1793.
Il 3 novembre dell’anno del Signore 2022, qui in Italia, una giovane donna, dopo di aver parlato con il Presidente della Repubblica Francese in veste di Primo Ministro, parte per Bruxselles per difendere, in sede europea, gli interessi degli uomini e delle donne italiane.