Gli occhi di Monna Lisa
Lisa, una bambina di dieci anni che vive a Parigi, perde improvvisamente la vista. In un momento di sconforto e angoscia, suo nonno le propone un gioco: osservare insieme 52 opere d’arte, una a settimana, per un anno intero. Nonno e nipote si imbarcano in un viaggio affascinante attraverso la storia dell’arte, da Leonardo a Picasso, da Van Gogh a Frida Kahlo. Davanti a ogni capolavoro, Lisa impara a “vedere” con il cuore e con la mente, scoprendo la bellezza e il mistero che si celano dietro ogni pennellata.
“Gli occhi di Monna Lisa” è un romanzo poetico e commovente che celebra il potere dell’arte di toccare l’anima umana. La scrittura di Thomas Schlesser è delicata e coinvolgente, capace di trasmettere al lettore le emozioni di Lisa e la sua crescita interiore. Le 52 opere d’arte descritte nel libro non sono solo cornici per la storia, ma diventano protagoniste a loro volta, svelando i loro segreti e le loro storie. Il lettore si trova così a compiere un doppio viaggio: uno con Lisa alla scoperta dell’arte, e uno interiore alla scoperta di sé stesso.
Una scrittura evocativa e poetica. Una storia commovente e ricca di significato.Le descrizioni dettagliate delle opere d’arte. Il tema universale della bellezza e del suo potere di trasformare la vita. Il ritmo del romanzo può risultare un po’ lento a tratti. La storia è incentrata principalmente su Lisa e il nonno, mentre gli altri personaggi sono poco sviluppati. Un romanzo consigliato a tutti coloro che amano l’arte, la bellezza e le storie che sanno toccare il cuore. Un libro che invita a guardare il mondo con occhi nuovi, aperti alla meraviglia e alla speranza.
Fin qui il libro come contenuto. Ma questo libro è anche altro. Può essere visto anche come un viaggio, o anche un diario che si svolge nell’arco di 52 settimane, quindi in un anno. Al centro del libro ci sono 52 immagini delle visite che Lisa e suo nonno fanno. Ogni foto è corredata da una frase che può essere letta anche come un aforisma, un pensiero, un invito, un suggerimento. Una sola cosa non mi convince di questa brillante idea sulla quale, e con la quale, l’autore ha costruito il suo lavoro che resta un libro comunque fantastico.
Tutto quello che dice il Nonno a sua nipote Lisa, per aiutarla a capire e vedere la bellezza, cercando anche di fargliela comprendere, non sempre è cosa facile da far digerire anche a chi ama e conosce le cose che legge. Si sente la competenza dello scrittore nel suo dare spiegazioni, riferimenti ed approfondimenti del tutto leciti e del tutto benvenuti, in un campo minato e difficile quale è quello dell’arte. Ma l’autore non si è reso conto che nel viaggio sta parlando ad una bambina che ha soltanto dieci anni. Lui, tutto preso dal suo straordinario “raptus” narrativo, dimentica che lei, Lisa, ha solo dieci anni.
A quella età, credo ci possano essere delle reali difficoltà a comprendere quello che scrive con grande abilità. Non mi vergogno di dire che durante la lettura ho dovuto ricorrere alla Rete per i dovuti approfondimenti. Non è un caso se dico che la lettura digitale del libro, in una situazione del genere, è più agile di quella cartacea in quanto il sistema permette facili “uscite” dal testo, per i necessari approndimenti. Non c’è bisogno di dizionari o enciclopedie. Tutto è a portata di mano. Per il resto, questo è un libro che merita cinque stelle meno una …