“Fortuna, ragione e prudenza” nell’Italia del XXI secolo

Antonio Gallo
3 min readMay 21, 2023

“Fortuna, ragione e prudenza nella civiltà letteraria del ‘500” del prof. Mario Santoro, fu il titolo di un corso monografico che studiai all’università, tre elementi importanti nella vita degli uomini e di un paese.

La FORTUNA si riferisce a eventi imprevedibili e casuali che possono avere un impatto significativo sulla vita degli individui e delle comunità. Può essere sia positiva che negativa e può influire sui risultati delle decisioni prese dagli individui e dai leader di un paese. Non mi sento di dire che a differenza del cinquecento, oggi ventunesimo secolo, l’Italia possa definirsi un Paese “fortunato”. Non si tratta di essere pessimista, voglio essere soltanto realista.

La RAGIONE, invece, è la capacità di pensare logicamente e razionalmente. Essa è fondamentale per prendere decisioni informate e razionali, e per evitare di cadere preda dell’emozione e del pregiudizio. Non credo che si possa dire che il Bel Paese sia un paese “ragionevole”. Il pensiero logico e razionale senza emozioni e pregiudizi è stato sempre sostituito da una innata, sfrenata ma irregolare creatività autodistruttiva.

La PRUDENZA deve agire con cautela e saggezza. Essa implica la capacità di valutare attentamente le opzioni disponibili e di scegliere quella più appropriata in base alle circostanze. Essa è particolarmente importante per i leader di un paese, poiché le loro decisioni possono avere un impatto significativo sulla vita delle persone. Mi è rimasta impressa la definizione di “prudente” di Guicciardini: “Il prudente è colui il quale costruisce argini quando il fiume è in secca”. Nel Bel Paese queste tre qualità sono sempre state ideologiche, sono rimaste al “secco”.

Non sono un politico, non ho mai avuto una tessera di partito, sono andato sempre a votare, ho sempre cercato di rispettare le leggi. Ho avuto una multa per essere andato a fare la spesa durante la pandemia in un negozio fuori dall’area assegnata per il lockdown.

La multa non l’ho mai pagata. Non sono stato mai davanti ad un giudice. Ho cercato di fare della mia vita un lungo percorso di “prudenza” seguendo il consiglio di Guicciardini e attenendomi strettamente al codice mazziniano. Per essere sicuro di essere stato “prudente” ho chiesto alla chat della AI alcuni esempi di “prudenza” ai quali i nostri politici dovrebbero riferirsi ma che sono stati sempre ignorati:

1. Prevenire le crisi: i leader prudenti analizzano attentamente le situazioni e le tendenze attuali, cercando di prevedere le possibili conseguenze delle loro decisioni. Ciò può aiutare a prevenire le crisi e a mitigare gli effetti negativi di eventuali problemi.

2. Gestione del rischio: i leader prudenti cercano di identificare e gestire i rischi, valutando attentamente i vantaggi e gli svantaggi di ogni decisione. Ciò può aiutare a minimizzare i rischi e a massimizzare i benefici.

3. Pianificazione strategica: i leader prudenti pianificano attentamente le loro azioni a lungo termine, tenendo conto delle possibili sfide future. Ciò può aiutare a garantire che il paese sia preparato per affrontare eventuali sfide o crisi.

4. Costruzione di coalizioni: i leader prudenti cercano di costruire coalizioni e alleanze con altri paesi o gruppi di interesse. Ciò può aiutare a garantire la stabilità e la sicurezza del paese, a migliorare le relazioniinternazionali e a promuovere la cooperazione su questioni critiche come la sicurezza, l’ambiente e l’economia.

5. Gestione delle risorse: i leader prudenti gestiscono le risorse del paese in modo responsabile e sostenibile, considerando gli effetti a lungo termine sulle persone e sull’ambiente. Ciò può aiutare a garantire che il paese abbia una base solida per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile.

6. Comunicazione efficace: i leader prudenti comunicano in modo chiaro ed efficace con il pubblico, i partner internazionali e gli altri leader. Ciò può aiutare a costruire la fiducia e la cooperazione, a ridurre le tensioni e a prevenire malintesi e conflitti.

La prudenza può aiutare i leader di un paese a prendere decisioni sagge e a gestire le sfide che si presentano loro lungo il cammino. Ciò richiede un approccio equilibrato e consapevole alla gestione dei rischi e la capacità di pianificare a lungo termine, comunicare efficacemente e gestire le risorse in modo sostenibile.

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.