“Fino alla fine senza fini”

Antonio Gallo
2 min readSep 25, 2024

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Foto@angallo
Treccani “Fine”

Di tutte le “parole ombrello” questa è certamente un “ombrellone”. In linguistica, il termine “parola ombrello” si riferisce a una parola che racchiude sotto di sé un insieme di significati o categorie correlate. Questa espressione è utilizzata per descrivere un vocabolo che funge da categoria generale per vari termini specifici, creando un “ombrello” semantico. Mi sono trovato a commentare in rete un articolo sulla triste parabola degli ideali umani.

Mi è venuta spontanea la frase pensiero “la fine e il fine degli ideali”. Sono andato alla Treccani e ho scoperto che la parola è davvero “senza fine”, come quella famosa canzone di Gino Paoli e Ornella Vanoni. Ricordo quando scoprii per la prima volta questa parola. Ma in lingua inglese. Ero giovane, giovanissimo, a Londra, in Hyde Park, in una della tante manifestazioni dei ruggenti anni sessanta, quando su un cartellone della Salvation Army lessi la frase “The end is at end”. Non capii bene il significato, a prima vista. Poi “l’ombrello” si aprì e compresi che “la fine è vicina”. Allora, come oggi, come sempre, siamo in attesa dell’Apocalisse.

Ma è solo una delle innumerevoli situazioni in cui questa parola può farci trovare. Il suo etimo di partenza, la Treccani lo fissa su tre punti basati su due parole, una latina e un’altra greca: finis e τέλος. Fine, cessazione, scopo sembrano essere i sensi di partenza. Una storia ricca e complessa. Dalle sue origini, come indicatore di un limite, si è evoluta fino a diventare un termine polisemico, capace di esprimere una vasta gamma di concetti. Dal principio di un inizio, alla conclusione di un’azione, alla morte, passando per lo scopo e il risultato. Senza fine, appunto come nella canzone, quella della vita.

Tu trascini la nostra vita
Senza un attimo di respiro
Per sognare
Per potere ricordare
Quel che abbiamo già vissuto
Senza fine
Tu sei un attimo senza fine
Non hai ieri
Non hai domani
Tutto è ormai
Nelle tue mani, mani grandi
Mani senza fine
Non m’importa della luna
Non m’importa delle stelle
Tu per me sei luna e stelle
Tu per me sei sole e cielo
Tu per me sei tutto quanto
Tutto quanto io voglio avere
Senza fine … La la la la la
La la la la …

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Antonio Gallo
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Written by Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one. Nulla dies sine linea.

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