“Criticaster”: the word of the day. La parola del giorno: “Criticastro”

Antonio Gallo
2 min readApr 10, 2023

Writers through the ages have loved to insult critics, even if they also worked as critics themselves, as did the poet and reviewer Algernon Charles Swinburne, who died on this day April 10 in 1909. Here he is in 1872, arguing that nonetheless he should certainly not be counted among ‘the rancorous and reptile crew of poeticules who decompose into criticasters’. A criticaster is a small or bad critic, an impostor who does not deserve the true title; similarly, the more common poetaster, coined by Ben Jonson, and enthusiastically adopted thereafter, means a ‘trashy poet’. Handily, the suffix –aster, which in Latin denotes inexact likeness and so, in English, inferiority, may be applied to many other words. Extant are, for instance, philosophaster, grammaticas grammaticaster, and politicaster, all terms — like criticaster — that do not lack for objects today.

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Gli scrittori nel corso dei secoli hanno amato insultare i critici, anche se hanno anche lavorato come critici, come fece il poeta e recensore Algernon Charles Swinburne, morto il 10 aprile del 1909. Nel 1872, sostenne che lui non va certo annoverato tra ‘l’equipaggio rancoroso e rettile di “poeticuli” che si decompongono in “criticastri’. Un critico è un critico piccolo o cattivo, un impostore che non merita il vero titolo; allo stesso modo, il più comune “poetastro”, coniato da Ben Jonson, e successivamente adottato con entusiasmo, significa un “poeta trash”. Facilmente, il suffisso –aster, che in latino denota somiglianza inesatta e quindi, in inglese, inferiorità, può essere applicato a molte altre parole. Esistono, ad esempio, philosophaster, grammaticas grammaticaster e politicaster, tutti termini — come criticaster — che oggi non mancano di oggetti. (A word every day of the year)

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Il crìtico s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). — Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali, i c. militanti; un insigne c.; un c. benevolo, ostile, acuto, severo, spassionato, settario, fazioso. Nel giornalismo, il redattore o collaboratore che scrive articoli di critica: c. letterario, c. d’arte, c. teatrale, c. musicale. Nelle sue varie accezioni, la parola è di norma usata al masch., anche con riferimento a donna. ◆ Spreg. critichétto, criticùccio, criticuzzo, criticónzolo, criticastro; accr. (scherz. o iron.) criticóne; pegg. criticàccio. (Treccani)

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Antonio Gallo

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.