“Answer July”: rispondi luglio …

Antonio Gallo
Bibliomania su GoodReads & Librarything
3 min readJul 2, 2020

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Source: Martha Ackmann probes Emily Dickinson’s life and thoughts by homing in on a handful of moments.Credit…Philip Greenberg for The New York Times
emilydickinson.it

Una breve poesia di Emily Dickinson riesce a ricostruire, attraverso una sorta di dialogo naturale tra il mese di luglio e il mese di maggio, il ciclo della vita. Maggio si rivolge a luglio, chiedendo dove sono l’ape, il rosseggiare e il fieno. Luglio risponde chiedendogli dove sono il seme, il germoglio e lo stesso mese di maggio. Questi a sua volta replica chiedendogli della neve, delle campanule e della ghiandaia. Questa si inserisce nel dialogo chiedendo a sua volta dove sarà il mais, la foschia e la castagna. A tutti replica l’anno dicendo che lui li possiede tutti.

Se non ci sono dubbi sui mesi coinvolti in questa situazione, ho scoperto che il dubbio rimane non solo sulla “ghiandaia” (jay) ma anche sulla “castagna” (bur). In inglese il primo si riferisce ad un tipo di uccello appartenente alla famiglia delle corvidee, un uccello molto loquace e molto bravo a beccare le ghiande. Il secondo, la castagna, può riferirsi non solo all’involucro della castagna, quanto anche ad una persona che si aggrappa a qualcosa.

Al di là del gioco delle assonanze, del ritmo e della rima, credo che le intenzioni della poetessa siano sopratutto quelle di ricreare in forma poetica l’idea dell’unità riproduttiva della natura. Il tutto ruota, come sempre, intorno al suo “me”, il suo “io” che è parte integrante di essa.

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The book

“An engaging, intimate portrait of Emily Dickinson, one of America’s greatest and most-mythologized poets, that sheds new light on her groundbreaking poetry.

On August 3, 1845, young Emily Dickinson declared, “All things are ready” — and with this resolute statement, her life as a poet began. Despite spending her days almost entirely “at home” (the occupation listed on her death certificate), Dickinson’s interior world was extraordinary. She loved passionately, was ambivalent toward publication, embraced seclusion, and created 1,789 poems that she tucked into a dresser drawer.

In These Fevered Days, Martha Ackmann unravels the mysteries of Dickinson’s life through ten decisive episodes that distill her evolution as a poet. Ackmann follows Dickinson through her religious crisis while a student at Mount Holyoke, her startling decision to ask a famous editor for advice, her anguished letters to an unidentified “Master,” her exhilarating frenzy of composition, and her terror in confronting possible blindness. Together, these ten days provide new insights into Dickinson’s wildly original poetry and render a concise and vivid portrait of American literature’s most enigmatic figure.”

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Antonio Gallo
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Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.