“Al silenzio mormorante”
“Che cosa bella, la distruzione delle parole”. Lo ha scritto George Orwell che se ne intendeva. Anche io, in questa nostra epoca di viscida, liquida, tuonante verbosità, comincio ad apprezzare sempre più la voce del silenzio …
Luca Ghiselli lo conoscono in pochi, anche chi ama la poesia. E’ morto a ventinove anni nel 1939. Era di Viareggio, figlio di pescatori. Mori per un incidente mentre faceva servizio a un faro, in Sardegna. Teneva un “Diario” nel quale in data 12 dicembre 1937 scrisse: “Sento di avvicinarmi molto lentamente a Dio. Il Dio, (l’unico per me) imperatore dei signifcati”. Tutte le immagini che appaiono nella poesia che qui propongo ci riportano alla esperienza del mare e del marinaio. Il luogo del silenzio che non inganna mentre mormora …
Al Silenzio Mormorante
Il tuo silenzio mormora col vento/noi obliammo il segreto che diceva/ondeggiando, d’estreme lontananze:/ed ora egli sgomina, passando/solleva da ogni angolo miseria.
Torna ad essere vela d’alto mare,/bandiera che t’accoglie come amante;/ riporta il mondo che ài raccolto in via,/e non lasciare immobile chi tanto, Silenzio Mormorante, t’ha ascoltato.