26 anni dopo: Sarno 5 maggio 1998 “Ombre troppo lunghe del nostro breve corpo”
Passato
I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo, i lugubri e durevoli ricordi, eccoli già apparire: melanconici e muti fantasmi agitati da un vento funebre. E tu non sei più che un ricordo. Sei trapassata nella mia memoria. Ora sì, posso dire che m’appartieni e qualchecosa fra di noi è accaduto irrevocabilmente. Tutto finì, così rapito! Precipitoso e lieve il tempo ci raggiunse. Di fuggevoli istanti ordì una storia ben chiusa e triste. Dovevamo saperlo che l’amore brucia la vita e fa volare il tempo.
Vincenzo Cardarelli