19. Benin
La poesia è di un anonimo poeta della Repubblica Africana del Benin. Il Benin è uno dei pochi paesi africani in cui la guerra è per fortuna un lontano ricordo in un continente ancora tanto tormentato, ma che ancora fa i conti con una dura povertà. Un piccolo stato africano, già colonia francese, la cui economia resta da sottosviluppo. La poesia scelta a rappresentarlo è emblematica nel senso che propone l’immagine di un animale che rappresenta il continente africano in tutta la sua bellezza e tragicità. Il Benin è soltanto una piccola parte di questo grande corpo, “Grande Gloria” che “schiaffeggia”, “spezza”, “straccia”, “appende”, “fa tremare le foreste”, vero “personaggio di storie diverse”.
Elephant
Big-ball elephant
sits like a hill:
Glory Enormous!
slapping his fear-fans.
Snaps trees, stamps fields,
rips up men like rags,
hangs them on branches.
Scram Enormous!
Boom! Boom!
Scram if you hera him:
spiky-palm-cruncher,
ashblack earthquake.
Judders forests,
Glory Enormous,
stopless trampler!
Huntable at home,
by the fire;
shootable with stories -
but ha
a different story -
Glory enormous!
Hello! Good Afternoon!
Carries his head-load,
creaking his tree-neck:
Scram if you see him!
Death, don’t chase me,
Death, don’t swat
your trunk my way!
Glory enormous!
Water-well eyes,
grave-girth teeth,
billhook tusks -
one squashes a carryman”
Man beholds you head-on -
sometimes:
man beholds you arsewards -
usually.
World-stamper, all trampler,
Glory Enormous!
Leperskin-joint-rolled,
Boom! Boom!
Death, don’t chase me,
Glory Enormous!
— —
L’elefante
L’elefante grande palla
siede come una collina:
Grande Gloria!
Schiaffeggia i suoi
ammiratori impauriti.
Spezza alberi, calpesta i campi,
straccia gli uomini come pezze,
li appende ai rami.
Grande Gloria!
Boom! Boom!
Scappa se lo senti:
mangiatore di palme aguzze,
cinereo terremoto.
Fa tremare le foreste,
Grande Gloria,
perenne calpestatore!
Cacciabile a casa,
vicino al fuoco;
personaggio di storie -
ma, si!,
una storia diversa –
Grande Gloria!
Salve! Buon pomeriggio!
Trascina il suo carico di testa,
facendo scricchiolare il suo collo:
Scappa se lo vedi!
Morte non inseguirmi,
Morte, non mettere la tua proboscide
sulla mia strada!
Grande Gloria!
Occhi di pozzo,
denti da sottopancia funebre,
zanne di falci –
schiaccia un portatore!
A volte
l’uomo ti osserva davanti;
di solito
l’uomo ti guarda di dietro.
Marciatore del mondo,
Grande Gloria!
Pelle di lebbroso distesa,
Boom! Boom!
Morte, non inseguirmi,
Grande Gloria!
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